Lassù qualcuno mi ama
Sono affascinato dal soprannaturale, vorrei credere che esiste una vita oltre la vita e, soprattutto, un Dio e tutta la Sacra Famiglia. Purtroppo sono un soggetto che mette sempre tutto in discussione, ma oggi ho fatto un vistoso passo avanti verso la Fede.
Ricordate quando Matteo Salvini invocò con il rosario in mano la protezione della Vergine Maria per questo nostro povero Paese? Ebbene: è stato ascoltato. Peccato che abbiano già girato il film “Lassù qualcuno mi ama”, perché questa sarebbe stata una sceneggiatura perfetta.
Riassumendo: il Capitano stacca la spina al governo, convinto che, in tempi brevi, si andrà ad un voto anticipato, vincerà a mani basse, si scrollerà di dosso l’alleato poco ubbidente, metterà ordine a tutte le cavolate dell’esecutivo precedente e manterrà le promesse elettorali.
La contromossa del rottamatore rottamato
Spunta il rottamatore rottamato Matteo Renzi, che ricorda ai suoi e ai pentastellati la Costituzione: il Presidente della Repubblica, prima di sciogliere le Camere, deve verificare che non possa formarsi un’altra maggioranza.
Zingaretti si sveglia dal torpore che lo attanaglia e pensa: oibò, quale fortunata occasione mi si presenta! Alle elezioni del 4 marzo ci hanno suonato come un tamburo e ha vinto la coalizione del centrodestra; i miei sono stati espulsi dal Palazzo ma adesso, grazie all’azzardo del Carroccio, potremmo tornare a governare!
C’è un problema: Pd e 5 Stelle si sono menati da sempre, non risparmiandosi colpi sotto la cintura. Cosa diciamo ai nostri elettori? Ci pensa Matteo Renzi che, nonostante tutto, pare ancora quello con il cervello inserito: con i grillini non berrei neppure un caffè, ma qui si tratta di proteggere l’Italia da un clima di odio che si sta instaurando e che rinnega i nostri valori di civiltà. Dobbiamo fermare la calata dei nuovi barbari!
I due “nemici” incominciano a parlarsi e Salvini, preoccupato dalla piega che sta prendendo la cosa, prova a ricucire e realizza la seconda bischerata.
I segnali d’intesa tra pentastellati e piddini sono sempre più luminosi e i giochi paiono ormai avviarsi alla conclusione. Conte sì. Conte no. Ma vi pare che possa essere questo il motivo per non tornare a indirizzare le scelte del Paese con tutto ciò che ne consegue?
Il Capitano schiuma rabbia e liquida la battaglia come ormai persa. Sulle poltrone si metteranno senz’altro d’accordo.
L’intervento soprannaturale
Ma ecco che interviene il soprannaturale, l’insperato. Questa mattina la trattativa Di Maio/Zingaretti s’interrompe bruscamente per ragioni che mai conosceremo fino in fondo. Il grillino dice che quelli del Pd gli frega un cavolo delle tematiche e vogliono parlare solo di come spartire i posti di potere; il piddino risponde che è tutto il contrario: Di Maio vuole avere Conte alla Presidenza del Consiglio e se stesso al Viminale, oltre che la carica di Vice Premier. Bonafede, poi, non si tocca dal dicastero della Giustizia, perché sa come si finisce, se non c’è uno a fare barriera contro certe toghe indottrinate. Berlusconi docet!
Salvini non crede alle sue orecchie: si preparava già a fare il figliol prodigo sotto l’ala protettiva del Cavaliere, quando arriva questa notizia. Vuoi vedere che non si mettono d’accordo e si va ad elezioni anticipate, dove li massacro tutti e due?
Qualcuno dice d’aver visto il Capitano volgere lo sguardo al cielo, mentre bisbigliava qualcosa. Altri che l’hanno visto infilarsi in chiesa. Le notizie non sono confermate, ma il soprannaturale, forse, esiste davvero.
Massimo Carpegna