L’Italia ripartirà in maniera lenta e graduale. Turni per lavorare e turni per entrare nei negozi con distanza di sicurezza e dispositivi di protezione. E’ questo quello che accadrà nella fase 2 dell’emergenza Covid-19.
Fase 2 dell’emergenza sanitaria
La fase 2 dell’emergenza potrà cominciare dal 4 maggio. Il presidente del Consiglio Giuseppe Conte durante la riunione del Comitato Scientifico ha dichiarato “La tutela della salute resta al primo posto, però i motori del Paese non possono restare spenti troppo a lungo, per la tutela dei cittadini, per l’ordine pubblico e per l’impatto delle chiusure sull’economia“, ha aggiunto “La curva dell’epidemia si è stabilizzata dunque entriamo nella fase della massima attenzione“.
Nei prossimi giorni il premier annuncerà il nuovo decreto con l’ulteriore proroga dei divieti degli spostamenti rassicurando sulla riapertura di alcune aziende. La fase 2 molto probabilmente inizierà dopo il ponte del 1 maggio.
Turni alternati
Per poter tornare alla normalità aziende, imprese e studi professionali dovranno ancora attuare le misure di sicurezza che prevedono la minima affluenza di persone ciò significa che ci saranno dei turni divisi per orario o per fasce giornaliere. Chi può lavorare da casa con lo smart working può tranquillamente continuare. Il metro di distanza dovrà essere rispettato e lo spazio tra le postazioni più distanziato. Stessa regola vale per i negozi e tutte le altre attività che richiedono la presenza di clienti.
Chi farà acquisti sarà necessario mettersi in coda come oggi davanti supermercati e farmacie. Mentre per andare dal parrucchiere, nei centri estetici o altri luoghi che prevedono un contatto diretto sarà necessario prendere appuntamento.
Guanti e mascherine
Per quanto riguarda guanti e mascherine si continuerà ad utilizzarli specie per chi è a contatto con il pubblico. Per la scuola invece gli scienziati dicono no a una riapertura se ne parlerà probabilmente a settembre. Il rischio di far smuovere 12 milioni di persone è troppo alto.
Il ministro Luigi Di Maio ha dichiarato “La curva epidemica rimane la bussola da seguire, se sbagliamo i tempi ritorniamo in lockdown e ricominciamo da capo“.