Napoli vive delle sue tradizioni, di leggende e credenze popolari. Delle sue storie, che si raccontano da secoli e a cui ogni buon partenopeo crede per davvero. Per sentirvi anche voi cittadini di Partenope, non potete fare a meno di seguire i nostri consigli.
Ecco 7 cose da fare a Napoli almeno una volta nella vita:
Lasciare un “caffè sospeso”
Simbolo della generosità partenopea, il caffè sospeso è un’usanza nata a Napoli nel Dopoguerra, quando in un periodo di grande criticità l’animo solidale dei napoletani si è fatto più vivo. Entrando nel bar si pagavano due espressi, uno per sé e uno per chi ne avesse voglia ma non la possibilità di acquistarlo.
Adottare una capuzzella al cimitero delle Fontanelle
Il Cimitero delle Fontanelle, inserito in una cava di tufo nel rione Sanità, fu la fossa comune degli appestati del 1656 e dei caduti dell’epidemia di colera del 1837. È un luogo di grande passione e devozione, dove i napoletani vengono ad adottare una capuzzella (teschio) di un’anima pezzentella: le danno un nome, accendono un lume e la venerano in cambio di una grazia o di un numero fortunato da giocare alla lotteria.
Pellegrinaggio all’edicola votiva di Maradona
Tra il 1984 e i primissimi anni Novanta, ogni partita di calcio giocata in casa, allo stadio San Paolo tremavano le tribune e un boato accoglieva l’ingresso in campo di Diego Armando Maradona. Difficile spiegare cosa abbia significato per la città di Napoli e per i suoi cittadini il fenomeno argentino. El pibe de oro ha incantato i napoletani a tal punto da dedicagli un’edicola votiva a Piazzetta Nilo che custodisce un prezioso ricciolo di capelli del campione.
Attraversare Piazza Plebiscito ad occhi chiusi
Lo scopo di questo gioco è riuscire a passare tra le statue equestri al centro della piazza, scolpite da Antonio Canova e raffiguranti Carlo III di Borbone e di Ferdinando I delle Due Sicilie. Regole del gioco: chiudere gli occhi o bendarsi. Partendo dalla porta di palazzo Reale, camminare dritto per circa 170 metri. Non bisogna stupirsi se, aprendo gli occhi, ci si accorge non solo di non essere riusciti ad attraversare lo spazio tra le due statue, ma di trovarsi da tutt’altra parte. Tutta colpa della superficie dei sampietrini non perfettamente lineare che ostacola il proseguimento in linea retta rendendo impossibile l’impresa.
Visita alla stazione più bella d’Europa
Per passeggiare e godervi tutto lo spettacolo di Napoli, rimanete in superficie, ma non dimenticate di fare almeno un giro in metro, e passare dalla fermata Toledo sulla linea 1 che vanta il premio di stazione della metropolitana più bella d’Europa!
Assaggiare la pizza fritta
Nel dopoguerra a Napoli la pizza tonda era diventata un lusso. Visto l’elevato costo dei condimenti, si decise di utilizzare il medesimo impasto della pizza da forno ma di friggerlo ed imbottirlo di ingredienti poveri: ricotta, ciccioli di maiale e pepe. A prepararla erano le donne, le mogli dei pizzaioli, che la vendevano fuori i loro bassi. Definita l’oro di Napoli, è stata celebrata cinematograficamente nella pellicola di De Sica dove una prorompente Sophia Loren vestiva i panni di pizzaiola e vendeva a credito pizze fritte a credito. Oggi è uno degli streetfood più amati e numerose sono le pizzerie- come Zia Esterina– dedicate esclusivamente alla vendita di questo prodotto.
Passeggiare sul Lungomare Caracciolo
Uno dei motivi che rende Napoli una città unica è il suo legame con il mare. Non può quindi mancare una passeggiata sul lungomare fino a Castel dell’Ovo. Dalle terrazze del Castello si gode una magnifica vista sull’intero golfo sovrastato dal Vesuvio.
Se hai in programma un viaggio nella città del sole, non dimenticarti i nostri consigli sulle 7 cose da fare a Napoli almeno una volta nella vita. Se hai già visitato questa città, lascia un commento su cosa consiglieresti di visitare.