Covid, il numero dei morti non torna. “Solo 55mila attribuibili al virus”

La teoria del professor Dumontet: "quello che appare dai dati Istat è che questa malattia non si è mossa come altre malattie infettive. In molte Regioni del Centro e del Sud la mortalità generale tra gennaio e febbraio e tra gennaio e agosto del 2020 è diminuita"

Il numero dei morti di Covid “non torna” , lo dice Stefano Dumontet, professore ordinario all’università Parthenope di Napoli, che secondo quanto riporta La Verità in una intervista, sta per pubblicare uno studio con altri scienziati di università italiane proprio sui decessi dovuti al coronavirus. 

“In Italia, nel 2020, il virus ha ucciso il 3,5% dei positivi, ma in Lombardia la punta è stata del 5,4%, mentre in Campania appena dell’1,3%. Perché questa notevole differenza? E perché, nel 2021, il divario tra Nord e Sud non si è visto?” si chiede l’esperto.

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“L’eccesso di mortalità del 2020 non trova una spiegazione univoca almeno nella sua totalità” spiega il professor Dumontet secondo cui “solo 55.576 decessi sarebbero attribuibili al Sars-Cov-2, quindi almeno 30.000 decessi non trovano una spiegazione” rispetto al totale fornito dall’Istat. 

E spiega che: “quello che appare dai dati Istat è che questa malattia non si è mossa come altre malattie infettive. In molte Regioni del Centro e del Sud la mortalità generale tra gennaio e febbraio e tra gennaio e agosto del 2020 è diminuita. L’influenza, per esempio, ha un andamento sincrono in tutte le Regioni italiane” mentre per il Covid ” per poi concludere: ” la distribuzione della mortalità sembra non compatibile con una malattia infettiva altamente trasmissibile” sostiene Dumontet. 

Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.