A Cremona risuona la musica: le note musicali della patria di Monteverdi, del luogo unico al mondo per i suoi violini costruiti, ancora oggi, manualmente nelle botteghe dei liutai, volano al disopra della meravigliosa piazza del Duomo, col Torrazzo, la torre campanaria più alta d’Italia(111 m), del palazzo del municipio, che ancora conserva alcuni dei violini più antichi e famosi al mondo, Amati (1400) , Stradivari(1700), e Guarneri,(1800), del Duomo,unico in Lombardia, dalla candida facciata in cui lo stile romanico si mescola a influssi gotici, rinascimentali e barocchi. Qui la bellezza costringe a fermarsi: un raffinato porticato sorretto da sottili colonnine prosegue quello della Cattedrale, il portico della Bertazzola, opera del Bramante. Chiude la piazza il Battistero, sempre romanico, a pianta ottagonale. Coronato da una loggetta risale al 1167, ma fu rimaneggiato nel 1500. L’interno del Duomo ospita un ciclo di affreschi di pittori lombardo-veneti del XVI° sec.,come Boccaccino, Romanino e il Pordenone.
La Liuteria e gli antichi palazzi
Il Palazzo del Comune, col caratteristico porticato, fu sede del governo della città antica. La rara tradizone della liuteria si può apprendere presso l‘Istituto Professionale Liutario e del Legno, ma ogni liutaio ha dei suoi segreti di fabbricazione personalissimi. Tra i suoi violini non ce n’è uno uguale ad un altro. Oggi poi la maggior parte si possono visitare nel recente Museo del Violino, modernissimo, dall’acustica eccezionale. Cremona è ricca di antichi palazzi dalle particolari decorazioni ed affreschi, risalenti spesso al Rinascimento, come Palazzo Affaitati del’500, antico Museo Stradivariano, Palazzo Raimondi, dalla pregiata facciata a bugnato, palazzo dei Guelfi con il portico di forma ogivale, decorato con merli e trifore, mentre si rimane colpiti dalla imponente facciata gotica della chiesa di S.Agostino.
Un po’ di storia
La storia di Cremona ha il suo apice nel XVI° sec.., quando divenne proprietà dei Visconti, signori di Milano: infatti il duca Filippo Maria la assegnò come dote alla figlia Bianca Maria ,quando questa sposò nientemeno che Francesco Sforza, spregiudicato capitano di ventura, il quale con questo matrimonio si aprì la strada per diventare signore dell’allora più potente stato italiano, Milano.
Il famoso torrone di cui Cremona è la patria, prende il suo nome dalla celebre torre campanaria del Duomo, da cui aveva la forma: in origine era un dolce di bianco d’uovo, miele e mandorle tostate, dunque dolcissimo, come Cremona…
Grazia Paganuzzi