Dal 15 giugno stop al roaming

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Dal 15 giugno non ci sarà più il roaming, cioè il sovrapprezzo per le chiamate e il traffico dati effettuato all’estero con il nostro smartphone o tablet: è appena stata comunicata alla stampa questa decisione delle autorità comunitarie che farà risparmiare parecchi soldi a chi utilizza per lavoro o per svago i propri apparecchi tecnologici quando si trova in un Paese straniero.

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Da tempo era attesa questa decisione, ma fino ad oggi la data era stata sempre posticipata a causa di problemi tecnici: questa volta sembra che per l’insopportabile roaming sia davvero la fine perché il testo della nuova legislazione è stato approvato a larga maggioranza da tutte le istituzioni comunitarie e presto dovrà essere recepito nell’ordinamento di ogni singolo Stato membro. Il roaming si attiva automaticamente ogni volta che i nostri smartphone agganciano il segnale di una compagnia straniera e fino ad oggi questo voleva dire chiamate molto costose e navigazione Internet anch’essa costosa e molto lenta.

Parlamento, Commissione, Consiglio e la Presidenza del Consiglio dell’Unione hanno deciso che i prezzi di chiamate e connessione Internet da smartphone o tablet dovranno essere del 90% inferiori di quelli attuali e che qualora l’utente superasse i limiti imposti dal contratto il sovrapprezzo non potrà essere più elevato dei limiti stabiliti a Bruxelles. I nuovi tetti imposti ai prezzi dall’abolizione del roaming non dovranno essere una scusa per aumentare i prezzi dell’uso domestico dei device tecnologici all’avanguardia: questo è un messaggio che le autorità comunitarie hanno voluto lanciare alle compagnie di telecomunicazioni in chiave di una maggiore tutela del consumatore. 

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Le associazioni per la difesa dei consumatori hanno accolto con favore la fine del roaming, ma si dichiarano ancora incerte sul reale risparmio per gli utenti e aspettano di verificare se davvero le tariffe scenderanno tanto quanto richiesto dalle autorità di Bruxelles. A noi utenti di device tecnologici sempre connessi non resta che aspettare il 15 giugno e verificare se davvero il roaming potrà essere relegato tra i lontani ricordi.