Esame avvocato 2018 atto giudiziario, ha inizio la terza e ultima giornata di prove per l’esame di abilitazione alla professione Forense.
I candidati dovranno scegliere tra le tre tracce di civile, penale ed amministrativo per redarre l’atto giudiziario. La sua elaborazione richiederà conoscenze di diritto sostanziale e diritto processuale.
Dopo i pareri di diritto penale affrontati ieri che vertevano sulla fecondazione assistita all’estero e sostituzione di persona, oggi nella terza e ultima giornata dell’esame avvocato 2018, i praticanti affronteranno la redazione di un atto giudiziario. Avranno a disposizione 7 ore per svolgere l’atto e potranno scegliere tra tre tracce.
Mercoledì 13 dicembre: I candidati sono entrati nelle aule dei padiglioni intorno alle ore 09:00 di questa mattina, a breve scopriranno le tracce per redarre il parere penale.
Le tracce dell’atto giudiziario:
Atto giudiziario Privato:
Nel gennaio del 2018 la società Alfa ha venduto a Tizio una macchina tipografica esposta all’interno del proprio negozio. Quest’ultimo però, nonostante le molte sollecitazioni verbali rivoltegli, a distanza di alcuni mesi non ha ancora provveduto a rititrare il bene.
Stante la perdurante inerzia di Tizio, la società Alfa lo ha dunque citato in giudizio contestandogli l’inadempimento all’obbligo di ritirare il bene acquistato nonché lamentando di aver subito un concreto danno alla propria attività imprenditoriale, in quanto la macchina tipografica occupa una parte consistente della superficie del locale utilizzato per l’attività di vendita ed impedisce l’esposizione di altri prodotti. Ha chiesto pertanto, a titolo di risarcimento dei danni, la corresponsione della somma di euro 6.000,00, corrispondente ad una parte dell’importo dei canoni mensili di locazione del predetto locale corrisposti dal gennaio 2018 alla data di redazione dell’atto di citazione, con riserva di richiedere, eventualmente anche in separato giudizio, i danni in seguito maturati.
Ricevuta la notificazione dell’atto di citazione, Tizio si reca dal suo legale di fiducia intenzionato a difendersi dalle avverse pretese.
Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, rediga l’atto giudiziario ritenuto più idoneo alla difesa del proprio assistito.
Atto giudiziario Penale:
In data 9 febbraio 2016 Tizio si trova nei giardini pubblici del Comune di Alfa con il proprio cane di piccola taglia tenuto al guinzaglio. All’improvviso un cane di grossa taglia, senza guinzaglio e con comportamento aggressivo, si lancia contro il cane di Tizio e cerca di azzannarlo. Tizio, munitosi di un grosso bastone trovato nelle vicinanze, colpisce violentemente il cane di grossa taglia, uccidendolo. Di lì a breve arriva Caio, proprietario del cane ucciso, che, sconvolto per l’accaduto, denuncia Tizio. All’esito del processo penale di primo grado, il giudice ritiene Tizio responsabile del delitto previsto e punito all’Art. 544-bis c.p. e lo condanna alla pena di mesi 4 di reclusione, senza riconoscere alcuna circostanza attenuante in considerazione del fatto che l’imputato ha diversi precedenti penali per reati contro il patrimonio. Ad avviso del giudicante, Tizio ha causato la morte del cane di Caio ”senza necessità”, avendo agito al solo fine di difendere il proprio animale di compagnia. Il candidato, assume le vesti del legale di Tizio, rediga l’atto più idoneo a tutelare le ragioni del proprio assistito.
Atto giudiziario Amministrativo:
In data 15 maggio 2017 l’università Alfa, con decreto del Rettore n. 29/2017, indice una procedura di valutazione comparativa per la copertura di un posto di professore ordinario presso la Facoltà di Giurisprudenza. La commissione esaminatrice indica quali criteri di selezione i titoli, le pubblicazioni scientifiche e le altre risultanze curriculari. Alla procedura partecipano Tizio e Caio. All’esito della valutazione comparativa, la commissione dichiara idoneo Caio, ritenendo assorbente la circostanza che questi sia autore di tre monografie, mentre Tizio ne ha scritta solo una. Tizio propone ricorso al componente tribunale amministrativo regionale che, con sentenza n.2323 del 15 gennaio 2018, annulla gli atti impugnati sul rilievo che la commissione non aveva in alcun modo valutato i titoli e le altre risultanze curriculari dei candidati, che pure erano stati indicati quali criteri di selezione assieme alle pubblicazioni scientifiche. La sentenza passa in giudicato. In data 5 giugno 2018 la commissione esaminatrice effettua nuovamente la propria valutazione comparativa e conferma l’idoneità di Caio esprimendo il seguente giudizio integrativo:” lo spiccato valore delle pubblicazioni di Caio (tre monografie) rende ininfluente ogni ulteriore considerazione relativa alle risultanze curriculari. Quanto hai titoli dei candidati, esse sono di identico valore”. A conclusione della nuova valutazione, il Rettore con decreto del 3 settembre 2018, dichiara idoneo Caio. In data 17 settembre 2018 Tizio si reca dunque dal proprio legale di fiducia, lamentando che la commissione non avesse ancora una volta valutato le altre risultanze curriculari ( nonostante quanto disposto dalla citata sentenza del TAR), sia che il giudizio espresso in ordine ai titoli fosse palesemente erroneo, potendo egli vantare il doppio dei titoli rispetto a Caio. Il candidato, assunte le vesti del legale di Tizio, rediga l’atto giudiziario ritenuto più idoneo.