Facciamo un bel giro a …Firenze!

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“…i cittadini ben costumati e le donne belle e adorne; i casamenti bellissimi, pieni di molte bisognevoli arti… Per la qualcosa molti di lontani paesi la vengono a vedere...per bonta’ de’ mestieri e delle arti, e per bellezza e ornamento della città.” Così scriveva di Firenze intorno al ‘500 Dino Boncompagni.
Epicentro culturale e artistico del Rinascimento italiano, patria di Dante Alighieri, Firenze fu resa ancora più ricca di arte e monumenti per rendere onore alla casata della Signoria de’Medici, in particolare da Lorenzo il Magnifico, il più insigne uomo di cultura , poeta e mecenate della illustre famiglia.
Bastano anche pochi giorni per avere un’idea del suo valore artistico, anche se ce ne vorrebbero molti di più….

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Si può partire da piazza della Signoria, che si impone subito con palazzo Vecchio dall’aspetto imponente: al suo interno si può ammirare la Galleria  di sculture nella Loggia dei Lanzi: accanto è la famosa Galleria degli Uffizi, ricca di opere d’arte, la cui visita richiede come minimo un intero pomeriggio se non tutta la giornata… Tra le opere più notevoli: “La Nascita di Venere ” di Botticelli, raffinata e dolcissima,“L’Annunciazione di Leonardo da Vinci,” La Sacra Famiglia” di Michelangelo, la “Venere di Urbino”,dalla calde tinte ramate del Tiziano e molte altre innumerevoli quadri che portano il nome di artisti come Cimabue, Giotto, Paolo Uccello, Filippo Lippi, Raffaello, inconfondibile per il  suo tratto morbido, Caravaggio,dallo stile umanissimo, che rivoluzionò un’epoca...

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Da qui,in poco tempo si arriva al Duomo, la incantevole S.Maria del Fiore, nel luminoso stile gotico toscano, dalla magnifica cupola che si intravvede anche da lontano, da qualsiasi punto ci si trovi…E’ considerata la più grande che sia mai stata costruita, tanto che a quei tempi correva una leggenda secondo cui la sua ombra avrebbe coperto tutta la regione…La impreziosiscono il campanile di Giotto, tra i più rinomati e belli di tutta Italia e il Battistero di S.Giovanni, tra le cui porte si distingue la  luminosa” Porta del Paradiso”, dorata.

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Sconfinata è la vista sul fiume Arno, attraversato dal ponte Vecchio, un ponte originalissimo come nessun altro, famoso per ospitare le botteghe dei gioiellieri. E’l’unico ponte col suo corridoio Varasiano, che è stato lasciato intatto durante la Seconda Guerra Mondiale. La città è tutta un gioiello: sulla riva sinistra dell’Arno si attraversa il quartiere delle case-torri, tipiche case dell’epoca, la cui altezza stava ad indicare la potenza della famiglia che l’abitava, e poi i luoghi ispirati a Dante, le ville Medicee, i vasti e verdissimi giardini di Boboli,con cui confina il famoso palazzo Pitti...Imponente e maestoso, quest’ultimo fu l‘antica residenza dei Granduchi di Toscana, poi re d’Italia.Ricco di oggetti e opere d’arte e persino una galleria di costumi, anch’esso ci accoglie con capolavori di Raffello e Tiziano, nella Galleria Palatina,gli Appartamenti Monumentali,il Quartiere d’Inverno… la Galleria d’Arte Moderna con le opere dei Macchiaioli…

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Le  architetture rinascimentali fiorentine rievocano anche maestri come Brunelleschi,nelle chiese di S.Lorenzo- che ospita la Cappella dei Principi- e dello Spirito Santo, dove si trova il Crocifisso di Michelangelo, Leon Battista Alberti in S.Maria Novella, di cui  ne ha realizzato la facciata, e il particolare palazzo Rucellai, così come la bellissima chiesa di S.Croce in stile gotico, con opere di inestimabile valore, tra cui le “Itale Glorie” e la tomba di Ugo Foscolo, il poeta che introdusse la corrente del Romanticismo in Italia. Grandi pittori si riconoscono  in S.Maria del Carmine, come Masaccio e Masolino,o il Ghirlandaio nella SS.Trinità..

 

La Badia Fiorentina fu la prima abbazia della città: subì numerose trasformazioni e l’intervento di parecchi artisti, tra cui il Vasari e il Bronzino. Qui Dante, secondo quanto scrisse nella ” Vita Nova”, avrebbe visto per la prima volta, durante una messa, Beatrice, la donna che amò-“…ella andava sentendosi laudare, di virtude e beltà vestuta…”-a tal punto che divenne per lui il simbolo della purezza angelica e, nella” Divina Commedia”,la sua “guida” nel “Paradiso”.

In cima ad una collina, domina la vista della città  S.Miniato al Monte, di 800 anni, in stile romanico. Da qui, nelle belle giornate, si  intravvedono  le svettanti torri della vicina S.Gimignano, che paiono solcare il cielo quando, nell’ora del tramonto, diventa sempre più azzurro e appare argentata la luna.

Grazia Paganuzzi