Gaza, oltre 640 morti e 4000 feriti dall’inizio di portective edge

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Gaza – Altri due morti palestinesi nelle prime ore di oggi in seguito all’attacco sferrato dalle forze israeliane alla centrale elettrica di Gaza.

Sale cosi a 640 il numero delle vittime fra la popolazione di Gaza dall’inizio dell’operazioneProtective Edge”.

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Fonti del ministero della salute del governo di Abu Mazen parlano di attacchi massicci su zone con altissima presenza di civili, che hanno causato nella sola giornata di ieri la morte di 9 donne e 12 bambini, mentre le ONG internazionali denunciano la situazione drammatica degli ospedali, ormai al collasso e non più in grado di prestare soccorso ai feriti, ormai più di 4000 dall’inizio delle ostilità nella striscia.

Secondo l’emittente aljazeera, i bombardamenti di ieri sera hanno preso di mira il quartiere di Dir al Balah distruggendo un’antica moschea ed una scuola elementare.

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L’obbiettivo a quanto emerge dalle notizie provenienti da Gaza era l’abitazione di un ex esponente delle Brigate Izzi eddien Al Qassam, il braccio armato di Hamas, nonché l’abitazione dell’ex Primo ministro palestinese Ziad Al Zaza.

Sull’altro fronte, la giornata di ieri ha registrato l’uccisione di un soldato israeliano e il ferimento di altri quindici negli scontri a terra vicino ai quartieri a sud di Gaza.

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Mentre l’Onu cerca di abbozzare un’iniziativa convincente per un immediato cessato del fuoco, il partito Al Fatah ha presentato una proposta per rafforzare il ruolo dell’Egitto sul scacchiere degli sforzi e degli intenti politici.

Un ruolo osteggiato da Hamas, da sempre contraria al golpe che ha portato alla caduta del governo Al Mursi, preferendo Qatar e Turchia come eventuali partner al tavolo dei negoziati con il governo di Telaviv, negoziati che sembrano per il momento molto lontani.