Il Castello dei Conti di Modica ad Alcamo

la struttura medievale che ospitò Eleonora d'Aragona.

Il Castello dei Conti di Modica è una costruzione di tipologia medievale che si trova nel centro di Alcamo, una piccola cittadina in provincia di Trapani.

Nel 1340 Re Pietro II concesse a Raimondo Peralta‘terram Alcami et prefatum castrum Bonifati“. Il nome del castello non appare in questa documentazione e bisogna aspettare il 1391 per trovarlo in un diploma. In esso Re Martino I confermava ad Enrico Ventimiglia Conte di Alcamo la concessione da parte del Federico III al padre.

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La costruzione del Castello iniziò grazie alla famiglia Peralta intorno al 1340 e terminò diecii anni dopo sotto i feudatari Enrico e Federico Chiaramonte. Il Castello fu utilizzato come dimora e struttura difensiva fino al XVI secolo.

Alla fine del XIV secolo Re Martino e la moglie furono ospitati nel Castello dopo la sconfitta dei Chiaramonte. Non fu l’unico reale a soggiornarci, tant’è che nel 1535, l’imperatore Carlo V, insieme alla corte e ad Eleonora d’Aragona, trascorse tre giorni.

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Tra il 1410 e il 1812 il Castello divenne una proprietà dei Cabrera Conti di Modica. Nel 1534 l’edificio subì l’attacco del pirata islamico Barbarossa.

Tra il 1583 e il 1589 fu oggetto di tre restauri. Quando morì l’ultima contessa di Modica, intorno al XIX secolo, il Castello fu acquistato dalla famiglia Stuart.

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Dal 1828 il Comune di Alcamo si impadronì del Castello e fu restaurato per poi essere usato come sede degli uffici comunali, come prigione fino al 1968 e come stalla.

In seguito al grave stato di degrado presente all’interno del Castello tra il 2000 e il 2010 fu restaurato. Oggigiorno è utilizzato per ospitare il Museo Etnografico, l’Enoteca Storica Regionale, il Museo del Vino e delle Tradizioni, un’esposizione permanente dei Pupi Siciliani e una mostra dedicata alle sculture di Nicola Rubino.

La struttura del Castello

La pianta del Castello è romboidale e al centro si trova un cortile rettangolare. La struttura è formata da conci in pietra tagliati grossolanamente e in altri angoli con sassi squadrati e ordinati perfettamente.

In corrispondenza dei vertici della struttura sorgono quattro torri merlate. Sui lati del castello si aprono delle finestre bifore e trifore di stile gotico-catalano. I locali del piano terra comprendevano una cappella, le stanze del cappellano e dei servi e una cella di isolamento. Al primo piano c’erano: un salone per ricevimenti con anticamera, lo studio del conte, le camere da letto con il corridoio e una cella di isolamento.

In passato era cinto da mura che avevano lo scopo di ostacolare l’assedio del castello da parte di macchine da guerra. In origine il Castello era costituito da tre porte disposte a sud, ovest e nord.

Alcune dicerie, ancora da confermare, sostengono che sotto al Castello si trovano delle fosse carcerarie risalenti tra i secoli XIV e XVIII.

Maria Carola Leone
Maria Carola Leone
Maria Carola Leone, classe 1990. Laureata in Lingue e Letterature Moderne dell’Occidente e dell’Oriente – Curriculum orientale (Arabo, Ebraico e Francese) con votazione 110/110 e lode. Parla correttamente 5 lingue: inglese, francese, spagnolo, arabo ed ebraico. Da sempre sostenitrice dell’arte e della cultura intraprende il suo percorso da culture-teller a 11 anni quando pubblica il suo primo articolo giornalistico sul quotidiano ‘La Sicilia’. Continua a scrivere fino a quando nel 2012 entra a far parte della condotta Slow Food 570 diventando Responsabile dei Progetti educativi, editoriali e culturali collaborando attivamente e con serietà al progetto. Attualmente è Docente di Lingue Straniere presso una scuola superiore di Palermo, si occupa di Digital Marketing, Traduzioni e sottotitolaggio e collabora per la Condotta Slow Food di Palermo.