L’Eurostat per il 2016 conferma l’aumento delle differenze fra chi ha redditi più alti e chi invece fatica ad arrivare a fine mese. Nel nostro paese quasi un quarto del reddito complessivo è percepito da appena il 10% della popolazione
Si allarga il divario in Italia tra chi ha redditi alti e chi non riesce ad arrivare alla fine del mese: il decile più povero delle popolazione – secondo le tabelle appena pubblicate da Eurostat – nel 2016 poteva contare infatti appena sull’1,8% dei redditi. Complessivamente quasi un quarto, il 24,4% del reddito complessivo, era percepito da appena il 10% della popolazione. Rispetto al 2008, anno in cui è iniziata la crisi, il decile più benestante avrebbe accresciuto la sua quota di reddito fino al 23,8% mentre quello più povero ha registrato un crollo (era il 2,6%).
Dunque si estende ulteriormente il divario tra ricchi e poveri in Italia, mentre si assottiglia sempre più la fascia di persone nella classe media. La crisi economica sembra aver portato con sé un significativo aumento delle diseguaglianze sociali.