Istat: nuovi dati sul debito italiano alla luce delle misure in arrivo

In attesa dell'approvazione del DL Sostegno, ex ristori, ecco gli ultimi dati Istat sull'indebitamento italiano dal 2017 al 2020, considerando quindi anche anni fuori dal Covid-19

Il volume del PIL negli anni 2017- 2020 è diminuito dell’8,9%, è uno dei tanti dati riportanti dall’Istat nella nuova serie storica. Lo scorso anno, rileva l’ente statistico, il Pil ai prezzi di mercato è stato pari a 1.651.595 milioni di euro correnti con una caduta del 7,8% rispetto all’anno precedente. La domanda interna ha registrato un calo di volume del 9,1% degli investimenti fissi lordi e dei consumi finali nazionali. Le esportazioni sono scese del 13,8% e le importazioni del 12,6%. L’indebitamento netto delle Amministrazioni pubbliche in rapporto al Pil è stato pari al -9,5% a fronte del -1,6% nel 2019.

Il commento Istat

Nel 2020 l’economia italiana ha registrato una contrazione di entità eccezionale per gli effetti economici delle misure di contenimento connesse all’emergenza sanitaria. A trascinare la caduta del Pil (-8,9%) è stata soprattutto la domanda interna, mentre la domanda estera e la variazione delle scorte hanno fornito un contributo negativo limitato. Dal lato dell’offerta di beni e servizi, il valore aggiunto ha segnato cadute marcate, particolarmente nelle attività manifatturiere e in alcuni comparti del terziario. La contrazione dell’attività produttiva si è accompagnata a una decisa riduzione dell’input di lavoro e dei redditi.

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Alcuni dati su occupazione e lavoro

Analizzando il debito pubblico degli ultimi tre anni, considerando anche periodi fuori dal Covid, l’Istat ha riportato alcuni dati generali e settoriali su occupazione e redditi da lavoro.

Nel 2020“, si legge, “le unità di lavoro sono diminuite del 10,3% per effetto della riduzione del 9,3% delle unità dipendenti e del 12,8% delle unità indipendenti. La flessione ha interessato tutti i macro settori: -2,3% nell’agricoltura, silvicoltura e pesca, -10,2% nell’industria in senso stretto, -8,7% nelle costruzioni e -11,0% nei servizi.

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I redditi da lavoro dipendente e le retribuzioni lorde sono scesi rispettivamente del 6,9% e del 7,5%. Le retribuzioni lorde per unità di lavoro hanno registrato un incremento del 2,0% nel totale dell’economia; nel dettaglio, l’aumento è stato dell’1,2% nell’industria in senso stretto, dello 0,6% nel settore agricolo e del 2,5% nei servizi, mentre una lieve contrazione si registra per le costruzioni (-0,2%).

Le misure attese per risollevare la situazione italiana

Il DL Sostegno, ex Ristori, è la risposta alla crisi economica che l’Italia sta vivendo a causa del Covid. Il Ministero delle Finanze ha già anticipato parte delle decisioni per effetto del Milleproroghe, quindi ha spostato la scadenza per il pagamento di alcune rate fiscali con la Rottamazione Ter del 2020.

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Il ministro del turismo Garavaglia ha dichiarato che il DL Sostegno verrà approvato o venerdì oppure all’inizio della settimana prossima. Grande attesa per la riapertura di teatri, cinema e musei dal 27 marzo, il ministro Franceschini ha rassicurato la continuazione dei ristori fino ad allora. Il Commissario Ue all’Economia Paolo Gentiloni, spinge l’Italia ad uno sforzo maggiore sul piano di rilancio e resilienza collegato al Recovery, attenzione quindi sulle transizioni ambientale e digitale.

Iole Di Cristofalo
Iole Di Cristofalo
Articolista e web copywriter