La comunicazione della Bonelli di Gianmarco Fumasoli

Davide Bonelli, nei giorni passati, è apparso negli editoriali dei fumetti Sergio Bonelli Editore, facendo un appello ai lettori. Oggi arriva su FB arriva la "risposta" di Gianmarco Fumasoli

Fa discutere in questi giorni la lettera presente su gli albi Bonelli a firma del gran capo Davide Bonelli.

Oggi Gianmarco Fumasoli ha pubblicato un post su fb dal titolo La comunicazione della Bonelli secondo me molto interessante autorizzato da Gianmarco riporto il post in questo articolo

La comunicazione della Bonelli.

Davide Bonelli, nei giorni passati, è apparso negli editoriali dei fumetti Sergio Bonelli Editore, facendo un appello ai lettori.

Alcuni autori hanno condiviso l’appello ma non so nemmeno quanto conoscano ciò che si nasconde dietro quelle righe scritte. I meccanismi alle spalle di una produzione commerciale generale o, nello specifico, di una produzione a fumetti, non sono noti a tutti e non tutti devono essere preparati perché, dopotutto, ognuno ha il suo ruolo ed è giusto così.

In Bugs Comics le cose funzionano diversamente e praticamente tutte le figure coinvolte nella casa editrice sono al corrente dei meccanismi che vengono messi in moto per portare la vostra copia di Samuel Stern in edicola ma mi rendo conto che non per tutti è così.

Ho visto molti post, a seguito dell’editoriale di Davide, a vario titolo. Alcuni a supporto, altri meno.


Non entrerò nel dettaglio né dell’editoriale, né dei vari post che ho letto. Quello che farò è spiegarvi come funzionano alcuni meccanismi e perché funzionano in questo modo, in modo che ognuno di voi possa avere chiare le motivazioni che spingono gli editori di fumetto da edicola a fare certe scelte. Dopodiché avrete anche voi in mano le carte per stabilire se una cosa è corretta o meno.

PRIMA DI COMINCIARE

mi piacerebbe che mi aiutaste a condividere questo post che credo potrà essere utile a molti.

VALORE DEL FUMETTO E MACERO


Vi sarà capitato di comprare vestiario sotto i saldi, suppongo. A me sì. Non amo particolarmente vestirmi alla moda, per cui per me outlet e saldi sono il posto e il momento migliore per comprarmi vestiti. Spesso mi sono imbattuto in capi d’abbigliamento a prezzi talmente bassi da spingere il commesso a dire che quei capi hanno un prezzo inferiore al costo. Lì per lì ho pensato che mi stessero prendendo in giro. Che senso avrebbe che un negozio avesse pagato un paio di scarpe 30 euro e le rivendesse a me a 15. Invece mi sono fatto spiegare e il senso ce l’ha. Quel negozio ha comprato 100 paia di quelle scarpe, investendo diciamo 3.000 euro. Ne ha vendute 50 a 80 euro, ricavandoci 4.000 euro e superando quindi il punto di pareggio di 1.000 euro e a quel punto anche se incassasse 15 euro dalle 50 restanti, sarebbe tutto guadagnato. Avrebbe pagato 3.000 euro la merce, ricavando sulla vendita totale 4.750 euro. Per cui il guadagno non è sul singolo paio di scarpe ma sul totale del venduto.


Nel fumetto è la stessa cosa. In molti ho visto che avete parlato di macero come se il fumetto non avesse un valore nella singola copia. Beh, non è così. Mandare in edicola un tot di copie ha una spesa e l’obiettivo di una casa editrice è recuperare il budget investito e guadagnare. Una volta che quel punto di pareggio è superato, cercando di tirare un numero di copie il più possibile vicino a quanto venduto, il resto può essere mandato al macero.

MACERO NEL DETTAGLIO


Perché macero? Il macero è gratuito. Per una casa editrice non ha alcun costo, per cui riesce a massimizzare i guadagni. Se una casa editrice dovesse ritirare le copie per farle tornare in magazzino, avrebbe un costo elevatissimo considerando che, oggi, si stampa circa il doppio di quanto si vende quando i numeri sono alti. Se i numeri sono bassi, invece, si stampa anche tre o quattro volte tanto, per cui i costi di recuperare la copia non sono sostenibili. Inoltre, c’è bisogno di stoccare quelle copie. Ora, i numeri precisi delle vendite dei fumetti non si sanno ma se prendiamo TEX che è il fumetto bonelli / bonellide più venduto, vuol dire che ogni mese la Bonelli dovrebbe stoccare in magazzino decine di migliaia di copie. Mi sono fatto due conti. Ad oggi per tenere solo TEX, dovrebbe avere (e pagare) circa un quarto di un padiglione di Romics. Solo per TEX. Io non so se avete idea dei costi di una cosa del genere, ma tanto varrebbe chiudere. Infine, le copie rientrate in magazzino, rientrerebbero in contabilità anche se non vendute.

DISTRIBUZIONE ED EXTRA


In molti si lamentano che spesso non trovano la loro copia. In special modo non trovano la loro copia degli Extra, in edicola. Come funziona la vendita in edicola. Prendiamo come esempio il signor Pino. Ieri il signor Pino ha comprato la sua copia di Samuel Stern nell’edicola sotto casa. Il mese prossimo si troverà in vacanza e comprerà la sua copia nell’edicola vicino allo stabilimento balneare. Il terzo mese la comprerà sotto l’ufficio, il quarto mese al supermercato e il quinto mese la farà comprare dal cugino che abita nel paese vicino.


Per coprire la copia del signor Pino, una casa editrice, tramite la sua distribuzione, dovrà quindi mandare ogni singolo mese una copia del fumetto in 5 edicole diverse. La casa editrice non sa che quella copia è sempre del signor Pino. Sa semplicemente che in 5 mesi, ogni mese almeno una copia si vende distribuendola in quelle 5 edicole.


Per cui, se avete seguito, avete capito che la casa editrice per vendere ogni mese una singola copia, ne distribuisce 5 in 5 edicole diverse per la statistica di cui sopra.


Ora, tutto questo meccanismo ha un limite che cambia da strategia a strategia. Perché si tiene in piedi fin quando conviene, ossia fin quando la spesa per mandare in edicola quelle 5 copie, viene coperta dal singolo acquisto. Quando questo non avviene più, ossia quando quelle spese superano il guadagno, si comincia a tagliare. Se il signor Pino compra ogni mese dell’anno in 12 edicole differenti, la sua copia non verrà più distribuita perché non vale più la pena spendere soldi per quelle 12 copie a fronte di un singolo acquisto. Si diminuiscono quindi il numero di copie. Se il signor Pino comprasse sempre nella stessa edicola, avrebbe sempre la sua copia. Questo non vuol dire che debba farlo per forza. Vuol dire che deve però capire perché non trova più la sua copia.


Per gli Extra è la stessa cosa ma il mercato degli extra è differente dalla serie regolare. Non tutti quelli che comprano la serie regolare comprano gli Extra che, per questo, sono di più difficile reperibilità se il meccanismo del signor Pino si ripete anche per loro.

Se acquistate in fumetteria, capite benissimo cosa intendo. Non è detto che in ogni fumetterie dove andate, troverete quello che cercate. Ma se avete accordi con la vostra fumetterie di fiducia che vi mette da parte tutto, la troverete. La logica è la stessa. E’ l’abitudine di acquisto che cambia.

I tempi che stiamo vivendo non sono dei più semplici e le spese che aumentano stanno minando ancora di più alcuni meccanismi. Nessun lettore deve farsi carico di questi problemi, ci mancherebbe. Ma ogni singolo lettore deve sapere perché i cambiamenti avvengono per poter giudicare con maggior attenzione alcune situazioni.


Quando uscirà Kalya a novembre, così com’è successo per Samuel, avverrà la stessa cosa. Inizialmente il mercato verrà inondato di copie perché non possiamo sapere con assoluta certezza dove comprerete il fumetto più bello del mondo, per cui daremo la possibilità a tutti di prendere i primi numeri. Al tendere, però, se il signor Pino comprerà sempre nella stessa edicola, con l’opportuno margine degli acquisti casuali, troverà sempre la sua copia. Se la comprerà in posti diversi ogni volta, a un certo punto potrebbe non trovarla più perché la casa editrice quadagna di più non mandando in giro un sacco di copie che poi vanno al macero, che non dal singolo acquisto su troppe copie distribuite.

Buon primo maggio a tutti!

Gianmarco Fumasoli

Direttore editoriale BUGS Comics e sceneggiatore, co-creatore di Samuel Stern e dei MoFtri. Da sempre appassionato di scrittura e del mondo dei comics, i primi del 2015, assieme a Paolo Altibrandi, apre la casa editrice BUGS Comics che, sposando la sua visione del mondo del fumetto e di ciò che manca oggi, pubblica Mostri, Alieni e Gangster, riviste contenitore di fumetti di genere per le quali è anche sceneggiatore di alcune storie brevi. Nel 2017 e nel 2018 insegna per la LUISS Academic Gym, per il corso di Comics, Soft Skills all’Università LUISS e, nel 2018, apre la BUGS Academy. Attualmente è al lavoro su nuovi mercati e nuovi prodotti BUGS Comics sia in edicola che fumetteria e libreria, in ambito nazionale e internazionale.