Per gli abitanti della Lombardia guardare le stelle cadenti non sarà semplice, anzi, forse risulterà essere proprio impossibile, soprattutto per chi resta in città. Tutta colpa dell’inquinamento luminoso.
Era il 2021 quando il Parlamento Europeo ha parlato di inquinamento luminoso definendolo un grande problema per la salute dell’ambiente in quanto in grado di alterare i livelli naturali di luce notturna per uomo, animali e piante. L’obiettivo è la riduzione della luce artificiale entro il 2030.
In realtà la Lombardia si muove in tal senso già dal 2000 con una legge regionale che ha imposto a tutti gli impianti di illuminazione di indirizzare la luce verso il basso. Ma questo non cambia il risultato di una presenza eccessiva di luce nelle ore serali.
Problemi anche per astronomi e astrofisici
A tutti gli effetti gli studi ci dicono che l’inquinamento luminoso sembra aumentare più del previsto e non sono poche le segnalazioni arrivate dagli astrofisici e dagli astronomi che si vedono impossibilitati nello svolgimento del proprio lavoro. L’Italia produce il triplo della luce dei tedeschi e il passaggio dalle lampade al sodio a quelle a LED con luce bianca, non ha fatto altro che peggiorare la situazione.
Con l’inquinamento luminoso godere dello spettacolo delle stelle cadenti sarà veramente impossibile. Quindi per chi non vuole perdersi la possibilità di esprimere il proprio desiderio urlandolo alle stelle si consiglia di recarsi in montagna, nelle riserve naturali, ovvero agli osservatori astronomici in cui sono previsti orari di apertura speciali proprio per le notti tra il 10 e il 12 agosto.