“Maria Teresa e Trieste”… a Trieste

Il ruolo di Maria Teresa d'Austria a Trieste, fautrice dello sviluppo della città nel Settecento

Abbattè le mura medioevali, unendo la città vecchia a quella nuova,costruì l’acquedotto, un orfanotrofio, un ospedale, istituì le vaccinazioni obbligatorie. A lei si devono la borsa, fondata nel 1774, il palazzo della luogotenenza, il primo cantiere navale di Trieste-lo scuro di S.Nicolò- la scuola nautica etc., ma l’elenco in realtà è molto più lungo. Era l’imperatrice MariaTeresa d’Austria, figlia di Carlo VI° d’Asburgo, che aveva dato a Trieste la patente di porto franco nel 1719.

Una delle imperatrici più grandi della storia, grazie a cui dobbiamo anche la più completa riforma dell’amministrazione del Lombardo Veneto, fu una donna geniale e moderna, che per molti aspetti anticipo’ i tempi delle epoche successive, per la lungimiranza che rivelarono le sue riforme amministrative, politiche e sociali. Fu lei a coniare il tallaro, a creare il catasto, applicando inoltre alla periferia dell’impero una politica tollerante verso gli ebrei. A greci, serbi, tedeschi,svizzeri,francesi e inglesi a Trieste vennero rilasciate le patenti. Decise persino di far vaccinare i suoi figli contro il vaiolo.

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Quest’anno a Trieste di lei si festeggia il trecentesimo anniversario dalla nascita. Gli eventi teresiani , che hanno avuto inizio lo scorso maggio, sono proseguiti con l’inaugurazione, avvenuta il 6 ottobre a Trieste, della mostra: “Maria Teresa e Trieste. Storie e culture della città e del suo porto”, a cura dell’Erpec, Ente regionale  per il patrimonio culturale del Friuli Venezia Giulia, come disse il vicepresidente dell Regione, Sergio Bolzanello: “Leggere la storia di  Trieste  attraverso il periodo di Maria Teresa d’Austria fa capire  esattamente cosa abbia significato in quegli anni del Settecento disegnare un futuroper un territorio, avviando con l’abbattimento delle mura del porto le rotte commerciali.

In onore delle celebrazioni teresiane intitolate “Una donna è Trieste”, è stata scelta una statua raffigurante l’Europa nella fontana  dei quattro continenti…in piazza Unità d’Italia. La mostra, che resterà aperta fino al 18 febbraio 2018, rivela il ruolo cheella ebbe nello sviluppo della città.

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Pur non avendo mai visitato la città di persona, M.Teresa pose le basi  della Trieste del Settecento, secolo in cui aumentò notevolmente  la propria crescita demografica sociale ed economica, trasformandosi così da un piccolo villaggio sul colle di S.Giusto in una città vera e propria. Trieste divenne nello stesso tempo anche un porto asburgico tra i principali del Mediterraneo. Cos’ da città medioevale divenne una città mitteleuropea. Le sue riforme toccarono anche l’ambito scolastico,oltre che quello istituzionale e finanziario.

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La mostra inizia con dei ritratti originari delCastello di Miramare, dei diversi musei di Trieste e di Gorizia, che espongono i rapporti interni  alla famiglia asburgica, oltre ai rapporti con le altre casate europee. Quadri, dipinti e oggetti d’epoca la completano rivelando  i molti aspetti della vita  della borghesia mercantile, oltre a figure internazionali, che la frequentarono, come Casanova e Winckelmann.

Nella mostra si può rivivere lo sviluppo della città nel Settecento, attraverso  installazioni interattive, che permettono di conoscere la crescita del suo centro storico o le rotte commerciali dell’impero asburgico, che dovevano attraversare il porto di Trieste.

Rivivere l’antica Trieste… per comprendere meglio quella contemporanea.

Grazia Paganuzzi