La meraviglia di Galleria Tiepolo a Palazzo Clerici

Arte e cultura

Nel cuore di Milano,  tra i tanti nobili palazzi storici, sorge un gioiello: Pal. Clerici. Apparteneva a una delle più antiche famiglie milanesi, i Visconti di Somma. Tuttavia il palazzo nel 1600 fu ceduto alla famiglia Clerici, proveniente dalla zona del lago di Como, che nel 1613, dopo aver fatto fortuna col commercio della seta e delle attività bancarie, si era trasferita a Milano.

Nel Settecento le città italiane vissero una nuova epoca di splendore , col passaggio dallo stile barocco a quello neoclassico. Tra esse,  a Milano, Palazzo Clerici divenne uno dei più sontuosi. Il grande evento però avvenne nel 1714, quando Giorgio Antonio Clerici, l’esponente più illustre della famiglia, commissionò a Giovan Battista Tiepolo tutta la decorazione della volta della Galleria di Rappresentanza, oggi conosciuta ,appunto, col suo nome. Giorgio Clerici desiderava venisse rappresentata la fastosità di una corte principesca,al di sopra, quindi delle altre famiglie milanesi aristocratiche. Molti erano già gli elementi di distinzione del palazzo, dalla maggior complessità al più alto numero di gallerie: E adibite ai ricevimenti pubblici, etc.

Il Tiepolo quindi si trovò davanti ad un compito complesso e delicato: la galleria era molto vasta, a tal punto che il primo bozzetto da lui effettuato rivela che  non aveva realizzato la profonda differenza tra lunghezza e larghezza.

La stesura definitiva invece fu progettata attraverso numerosi studi grafici: da questi si deduce che egli aumentò  intorno al Carro del Sole  e Mercurio i gruppi mitologici;  sullo sfondo incantevole di un cielo celeste attraversato da bianche nuvole sfumate di grigio e di rosa, dipinse divinità marine e fluviali e allegorie delle Arti e delle quattro parti del mondo che allora erano conosciute; Europa, Africa, Asia e Americhe, con gli animali che le rappresentavano, ossia il cavallo, l’elefante, il cammello, il coccodrillo. Lo spazio della volta si allarga in una prospettiva illusionistica che la fa sembrare ancora più grande e profonda in un apogeo di luci e sfumature …Pare davvero l’anticipazione dell’affresco dello scalone del palazzo dei Vescovi a Wurzburg, in Germania, la sua opera più vasta e imponente.

La comparsa delle quadrighe di Apollo rappresenterebbe il sole, simbolo dell’Austria, che si elevava per iluminare il mondo, sotto il governo Maria Teresa,  allora salita al trono come imperatrice. Sarebbe stata così celebrata anche l’immagine di Antonio Clerici, la personalità più illustre della casa.

Venerdì 20 febbraio è possibile prenotare una visita guidata alle ore 14-14,30, in via Clerici 5 (Cordusio)

Info: 028693053

Grazia Paganuzzi