Si festeggia oggi la Giornata mondiale del libro e del Diritto d’Autore.
Sono trascorsi ben 24 anni da quando l’Unesco ha istituito questo evento il 23 aprile per promuovere la lettura, la pubblicazione dei libri e i diritti d’autore con il copyright. E l’ha fatto, inoltre, per ringraziare gli autori di tutto il mondo. Bisogna ringraziarli per il contributo che offrono, ogni giorno, al progresso culturale e sociale di tutta l’umanità.
Dal 1996, quindi, questo evento viene celebrato e ricordato con numerose manifestazioni, attività che, a causa di questa pandemia limitante, sono condizionate in modo forzato.
L’anniversario della SIAE
Questo giorno raggiunge un’importanza a tutto tondo per gli autori e gli editori italiani. Proprio il 23 aprile del 1882 nasceva la SIAE, cioè la Società Italiana degli Autori ed Editori.
Così come racconta la SIAE in una nota: “Nel nostro Paese, dunque, il 23 aprile assume un’importanza fondamentale per la tutela del diritto d’autore proprio perché, 138 anni fa, fondavano a Milano la Società Italiana degli Autori, che successivamente sarebbe diventata l’attuale SIAE. Ai blocchi di partenza c’era un nucleo molto qualificato di 181 intellettuali, fra i quali ben tre ministri e un bel numero fra senatori e deputati, grazie ai quali la Società assunse immediatamente prestigio e rilievo nel mondo degli addetti ai lavori“.
Il presidente della SIAE Giulio Rapetti Mogol, ha poi continuato le sue dichiarazioni parlando della difficile situazione che si sta vivendo in quest’ultimo periodo. “Oggi come non mai è cruciale il ruolo della SIAE: in un momento come quello che stiamo vivendo a causa della pandemia da Coronavirus, in cui tutti dobbiamo restare in casa per salvaguardare noi stessi e la collettività, le opere dell’ingegno, come musica, libri e film, ci danno conforto. Che vita sarebbe senza questo immenso patrimonio culturale?. Dunque questa emergenza è anche un’occasione per tornare a riflettere sull’importanza di tutelare e diffondere la creatività per la crescita personale, culturale e civile“.
Coincidenza ha voluto che, nel 1996 l’Unesco abbia scelto proprio questo giorno per celebrare il ruolo del libro. Considerato come potente strumento di diffusione e di preservazione della cultura nel tempo, il libro lo meritava un giorno tutto per sé di celebrazione mondiale. Un giorno che potesse rimanere immutato nel tempo per ricordare sempre quanta compagnia si possa ritrovare nei libri, soprattutto in momenti come questo.