A parlare stavolta è il Comitato No Green pass di Trieste, dopo l’ultima manifestazione del 6 novembre che ha visto ancora una volta protagonista “una città sotto assedio” bersagliata da notizie fuorvianti sull’evento e sui contagi.
Un autentica “campagna di colpevolizzazione” secondo il Comitato, che ormai ha “l’evidente scopo di creare divisione”.
Facciamo quindi il punto della situazione oggi a Trieste.
L’aumento dei Contagi
Secondo quanto riportato in particolar modo dai giornali e dalle emittenti locali, alla data del 20 ottobre 2021 la provincia di Trieste risultava essere tra le città con più contagiati per COVID-19. Ipotesi già annunciata in un’ intervista rilasciata a “L’aria che tira”, dal virologo Andrea Crisanti a fine settembre 2021.
Secondo le previsioni del virologo infatti la “terza ondata sarebbe divenuta certezza” e l’inverno sarebbe stato preoccupante in tutta Italia. Crisanti era dell’ idea già a fine settembre, che fosse più che prevedibile un aumento dei contagi a partire proprio da ottobre.
“Prima che il vaccino abbia effetto passeranno mesi e L’Italia alla fine della prossima settimana sarà il Paese con più morti in Europa“.
Perché allora puntare il dito sulle manifestazioni NO Green pass e sui manifestanti definiti “untori”, mentre si era già prima consapevoli di un ondata inevitabile?
Nessuna correlazione con le manifestazioni
A questo proposito i dirigenti dell’Azienda Sanitaria universitaria Giuliano Isontina (ASU GI) dichiaravano infatti che “non vi fosse alcuna correlazione con le manifestazioni” scrive il Comitato, “ma che vi fosse invece un aumento effettivo di contagiati nelle scuole“. Il Comitato con amarezza, sottolinea anche che la “campagna di colpevolizzazione” continua e si alimenta con infondatezza assoluta.
In riferimento invece alla petizione Appello a Trieste supportata dalle firme più autorevoli della classe dirigente della città, il comunicato esprime il suo pensiero con poche parole nei confronti della “Scienza” sostenuta dalla “Trieste bene” che ha grandi interessi economici e finanziari in ballo in questo momento e che si fa scudo della scienza forse anche per difendere l’economia..
Noi siamo per la scienza, ma quella scienza che coltiva, che non evita, che non lascia nel dubbio. quella scienza che raggiunge consensi dopo dibattiti aperti e plurali.
I dati dell’Istituto Superiore di Sanità
I dati raccolti dall’ISS sono esaustivi. Nell’ultimo Bollettino sulla sorveglianza Integrata Covid – 19 emesso il 5 novembre, si rende noto l’aggiornamento nazionale, relativo “ai dati della sorveglianza integrata dei casi di infezione da virus SARS-CoV-2 riportati sul territorio” .
Dal rapporto si evince come le nuove infezioni da virus SARS-CoV-2 in Italia siano in aumento, con l’incidenza settimanale di 51 casi per 100.000 abitanti, rispetto a 41 casi per 100.000 abitanti della settimana precedente . Si sottolinea anche come l’incidenza sia maggiore nei casi della fascia dagli 0 ai 19 anni ed è possibile notare anche, che tra i morti Covid degli ultimi 30 giorni, 423 risultavano vaccinati con doppia dose, mentre 27 con una sola, per un totale di 450 morti.
I “non vaccinati” morti per Covid, sono invece 416. Questi dati rivelano che allo stato attuale, le persone più colpite dal virus sono quelle che in realtà si sono sottoposte al vaccino.
Anche dal Belgio e da altri paesi arrivano conferme di questo tipo. Il capo medico belga del Gasthuiszusters ad Anversa (GZA), Kristiaan Deckers annuncia in un intervista:
Al momento assistiamo a una grande maggioranza delle cosiddette infezioni post-vaccino (rivoluzionarie). E’ diverso da poche settimane fa, quando in effetti avevamo una maggioranza di persone non vaccinate nelle Terapie Intensive. In questo momento, non è più così.I pazienti che ora abbiamo in terapia intensiva al GZA , in realtà sono stati tutti vaccinati.
Ordinanze restrittive e clima repressivo
Con lo sgombero del Porto è iniziata sul Territorio Libero di Trieste, una militarizzazione più che discutibile sia per il Trattato di Pace sia per “l’eccesso di zelo”. In occasione dell’ultima manifestazione infatti, è stata coordinato un ingente spiegamento delle Forze dell’Ordine in uno scenario poco amabile per i triestini.
Uno scenario di “cariche annunciate” che ha calato vergognosamente il sipario con un indegno spettacolo di violenza tra Piazza Unità e Piazza della Borsa, con squadre di Polizia e Carabinieri in tenuta antisommossa che cercavano di disperdere alcuni manifestanti.
Il Sindaco Roberto Di Piazza e il Governatore Massimiliano Fedriga, allo scopo di proteggere e tenere pulita l’amata piazza”, si sono dichiarati contro la causa dei manifestanti con toni e decisioni dure nei confronti di no green pass e di no vax.
“Quando invece dell’ascolto si ricevono barricate, manganelli, idranti e posti di blocco, ci sembra naturale che si sviluppi nelle persone la rabbia, il sentimento di ingiustizia e la determinazione di esigere rispetto” conclude il comunicato. “La volontà di superare una disposizione illegittima che non permetteva di raggiungere la piazza della propria città così come la resistenza sedendosi per terra che si sono sviluppate dopo il corteo, per noi, si chiamano, disobbedienza civile“.