Palazzo Morando: al Museo di Moda, Costume e Immagine “L’Eleganza a Tavola”

Palazzo Morando 1700
PhotoCredit: Grazia Paganuzzi

Entrando negli splendidi saloni di Pal.Morando al primo piano, è immediata la sensazione di tornare indietro di due secoli. L’atmosfera del nobile palazzo del 1700 è perfetta: dagli specchi ai mobili intagliati secondo lo stile dell’epoca, i magnifici camini in marmo o porfido, i quadri alle pareti che raccontano la storia di Milano del XVIII° sec., come la vecchia piazza del Duomo con le case poi abbattute,i Navigli,…, e poi i costumi dell’aristocrazia in tessuti pregiati, marsine e merletti, i modelli femminili con il corpetto che si stringe in vita, da cui si apre ampia la gonna ricamata….

Costumi aristocratici Palazzo Morando
PhotoCredit: Abito Aristocratico – Grazia Paganuzzi

Un po’ di storia

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Il palazzo fu abitato da diverse nobili famiglie milanesi, prima fra tutte la famiglia Casati alla fine del Cinquecento: a loro si devono i soffitti a cassettoni dipinti. L’impostazione fondamentale però si deve alla famiglia Villa dell’Ottocento, che attuò numerose migliorie nello stile barocchetto lombardo, che gli diedero l’aspetto attuale. Di particolare valore sono la Galleria Cinese, ricca di porcellane, la sala dell’Olimpo, che celebra il matrimonio tra Giovanni Villa e Maria Pusterla nel 1762, la sala Egizia dal magnifico pavimento a mosaico, la sala Dhò con la bella la camera da letto dei Villa, e sono solo alcuni eloquenti esempi…Solo nel secondo Dopoguerra divenne il Museo di Moda, Costume e Immagine, suddiviso tra la Pinacoteca e la zona degli ambienti e costumi del Settecento…

La residenza, dunque, è un’autentica testimonianza di usi e costumi, in cui si inserisce la mostra “L’Eleganza a tavola“, sempre secondo lo stile del Settecento, aperta fino al 15 dicembre 2015.

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Racchiusa in una raffinata saletta tra due alti specchi dalle cornici dorate e consolles, si Palazzo Morando: al Museo di Modatrova una tavola apparecchiata con tovaglia in pizzo, bicchieri di cristallo e, soprattuto, le magnifiche porcellane della manifattura Meissen. La disposizione degli oggetti è regolata secondo uno schema prefissato, attorno al centro, in cui sono esposte  statue di uccelli variopinti, raffinate proprietà della contessa Lydia Caprara Morando Attendolo Bolognini.20150719_180518

Proseguendo la visita non si possono trascurare gli stupendi soffitti, spesso a cassonetti affrescati, oppure dipinti con cieli sconfinati e figure mitologiche, per non parlare della mirabile Galleria Cinese , dalla tappezzeria blu cielo, ricamata con dei fiori: pare per l’appunto un cielo fiorito, là dov’ è di casa la bellezza…

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Grazia Paganuzzi