Violenza sessuale e pedopornografia, arrestato ispettore Inail di Brindisi
Secondo l’accusa, l’indagato, 50 anni, avrebbe chiesto a una donna di 42 di mandargli in chat foto e video della figlia di sette anni; l’inchiesta è partita a seguito della denuncia sporta dalle cartomanti di un call center

Le illecite e vergognose richieste dell’ispettore Inail alla 42enne che lo intratteneva in una relazione via chat
L’inchiesta è partita a seguito della denuncia sporta dalle cartomanti di un call center
La perquisizione
La perquisizione con contestuale sequestro dei pc e degli smartphone usati dal brindisino risale alla scorsa estate: la consulenza disposta dal pm ha, così, permesso di trovare e copiare i file, tra fotografie e video, che i due si sono scambiati.
I gravi indizi di colpevolezza e le esigenze cautelari hanno determinato il gip a firmare l’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita nel pomeriggio di oggi.
Nel contempo, il 50enne brindisino è stato condotto nel carcere di via Appia in attesa dell’interrogatorio di garanzia che si svolgerà per rogatoria davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Brindisi.
La pornografia minorile – Il reato
Il codice penale, al fine di predisporre una tutela completa della sessualità minorile, sanziona severamente una serie di condotte che vanno dalla realizzazione del prodotto pedopornografico alla distribuzione, diffusione, divulgazione o pubblicizzazione, anche per via telematica, del materiale incriminato.
Il codice punisce con la reclusione da sei a dodici anni e con la multa da euro 24.000 a euro 240.000 chi utilizza minorenni per realizzare esibizioni o spettacoli pornografici, ovvero per produrre materiale pornografico, nonché chiunque recluta o induce minori di anni diciotto a partecipare a esibizioni o spettacoli pornografici, ovvero dai suddetti spettacoli trae altrimenti profitto.