“Piero, tienilo tu. Ho deciso di smettere.
Se dovessi ricominciare, me lo dovrai restituire.”
Non ne ebbe il tempo. Conservo gelosamente
quell’accendino e mi assicuro che risponda
al giro della rotella con quella scintilla di fuoco,
di forza, di intelligenza, di determinazione,
che ricorda gli occhi del mio amico Giovanni.
Dopo il successo del suo primo libro dedicato ai ragazzi, Pietro Grasso prosegue, oggi con impegno ancora maggiore, nell’intento di diffondere la cultura della legalità tra i giovani con incontri nelle scuole e ovunque abbia la possibilità di parlare loro.
Lo fa raccontando la propria esperienza e la propria testimonianza personale di giovane magistrato, giudice a latere del Maxiprocesso di Palermo, procuratore antimafia. Lo fa soprattutto raccontando chi erano Giovanni Falcone e Paolo Borsellino. Amici, colleghi, giudici esemplari con cui Grasso ha condiviso il suo percorso. Ne emerge un racconto personale e al tempo stesso di immenso valore civile.
Il ritratto carico di emozione dell’amico Giovanni Falcone che, a trent’anni dalla strage di Capaci, oggi più che mai rende viva la lezione unica di coraggio e legalità del magistrato simbolo della lotta alla mafia.
euro 13,00
isbn 978-88-07-91074-6
In libreria da: 12 maggio 2022
Dalla Prefazione di Roberto Saviano:
“Ci sono storie che non finiscono, ci sono storie che non possono finire perché troppo importante è il percorso, e fondamentale è lo scopo. Il mio amico Giovanni racconta una storia che non può finire perché è prima di tutto la storia di una amicizia. Ma è anche la storia di un rapporto professionale fatto di condivisione: tempo e spazi, studio intenso, paure grandissime, gioie immense, piccoli passi avanti e cocenti frustrazioni. Il libro che avete tra le mani è assai prezioso perché è la storia di un rapporto di amicizia e professionale insieme, ed è una storia che ci riguarda. Ciò che questo libro racconta ha un inizio ma non finisce con la morte di Giovanni Falcone perché, a trent’anni dalla strage di Capaci, lo sguardo di Pietro Grasso è rivolto al futuro, un futuro che si apre a tutto ciò che non è ancora stato fatto e che potrebbe realizzarsi.”
Pietro Grasso
è entrato in magistratura nel 1969. È stato giudice a latere nel primo maxiprocesso a Cosa nostra e procuratore capo a Palermo. Dall’ottobre 2005 al gennaio 2013 è stato procuratore nazionale antimafia. Ricopre la carica di senatore, dopo essere stato presidente del Senato da marzo 2013 a marzo 2018. Ha pubblicato numerosi libri tra cui, con Feltrinelli: Pizzini, veleni e cicoria. La mafia prima e dopo Provenzano (con Francesco La Licata; 2007), Storie di sangue, amici e fantasmi. Ricordi di mafia (2017) e Paolo Borsellino parla ai ragazzi (2020). Ogni anno incontra centinaia di studenti per raccontare la propria esperienza di lotta alla mafia e portare la straordinaria lezione di coraggio e volontà di giustizia di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino.
Alessio Pasquini
(Viterbo, 1981), giornalista pubblicista, si è laureato in Comunicazione pubblica, sociale e politica all’Università di Bologna. Dal 2007 al 2012 ha collaborato con la Fondazione Giovanni Falcone, dove ha conosciuto l’allora procuratore nazionale antimafia Pietro Grasso. Dal 2013 è il suo portavoce.