L’incidente aereo che ha visto la collisione di due velivoli militari sopra Guidonia Monte Celio, alle porte di Roma, ha portato alla morte dei due piloti il tenente colonnello Daniele Cipriano e il maggiore Marco Meneghello.
I due aerei, dopo aver preso fuoco, sono precipitati in un prato vicino alla via Longarina. La nube di fumo ha subito attirato l’attenzione della periferia della Capitale, mentre le autorità sono intervenute prontamente sul posto per prestare soccorso. Polizia, carabinieri e personale del 118 sono stati mobilitati per fronteggiare la situazione.
Secondo una nota ufficiale dell’Aeronautica Militare, i due velivoli U-208 del 60esimo Stormo di Guidonia si trovavano in volo nell’ambito di una missione addestrativa pre-pianificata. Gli aerei sono entrati in collisione per cause ancora sconosciute, precipitando al suolo in un’area vicino all’aeroporto militare di Guidonia. I piloti hanno perso la vita nell’impatto, ma non ci sono state altre persone coinvolte nell’incidente.
Prime informazioni sull’incidente
Le prime informazioni raccolte sul luogo dell’incidente suggeriscono che quattro aerei militari dei quali due d’epoca erano in volo al momento dell’incidente. Dopo lo schianto, uno dei velivoli è atterrato in un prato, mentre l’altro è caduto su una strada. Il primo allarme alle forze dell’ordine è stato dato alle 11:50, quando è emerso che due degli aerei avevano subito un impatto in volo. Al momento non sono state segnalate altre persone coinvolte nell’incidente.
Secondo alcuni testimoni oculari, gli aerei stavano effettuando alcune manovre acrobatiche prima della collisione. Il secondo aereo è precipitato su un’auto in via delle Margherite, sfiorando i tetti delle case, fortunatamente senza causare ulteriori vittime. La situazione resta sotto controllo, ma le autorità continuano a investigare sulle cause dell’incidente per accertare eventuali responsabilità e prevenire situazioni simili in futuro.