Rsa a Milano, parla l’addetto antincendio

"Da solo non bastavo, le camere non dovevo controllarle"

Sono passati ormai 3 giorni dal terribile incendio che ha sconvolto la città di Milano. Il rogo, divampato durante la notte presso la Casa per Coniugi (RSA), struttura residenziale per anziani in via dei Cinquecento, è costato la vita a 6 ospiti del centro. Lentamente la vicenda sta iniziando a prendere forma e stanno emergendo nuovi dettagli sul caso. 

Un addetto al controllo antincendio in servizio quella notte, ha rilasciato delle dichiarazioni al Corriere della Sera. Ha spiegato che considerato il blocco dei sistemi di rilevamento anti fumo, fuori servizio da un anno e mezzo, a vigilare sulla possibile presenza di roghi c’era una persona che faceva la ronda. Ma secondo questa guardia “una sola persona non era sufficiente a controllare due strutture”. Inoltre, la ronda prevedeva una supervisione delle parti pubbliche come le scale e i sotterranei, escludendo le stanze. 

- Advertisement -

L’uomo potrebbe finire nell’inchiesta della Procura

L’addetto antincendio 63enne ha affermato che avrebbe voluto fare rapporto per segnalare questa carenza di personale, ma il fatto di essere in servizio da poco tempo lo ha fatto desistere. “Era chiaro anche a chi c’era prima di me”, ha aggiunto. Anche lui potrebbe finire nell’inchiesta della Procura che cerca di fare luce sulla strage di Milano. 

spot_img