Dal 2 dicembre 2018 l’esposizione con 200 opere all’interno di due chiese rupestri
È l’artista dai baffi lunghi e sottili che volevano imitare il grande maestro Diego Velasquez. Salvator Dalì non è sicuramente un artista discreto e introverso e forse per questa motivazione è riuscito a brillare all’interno del panorama artistico internazionale del XX secolo. Il suo mondo introspettivo danzava tra l’immaginario onirico, ovattato e surreale della realtà e della finzione. I suoi orologi si sciolgono con il calore del sole, i gatti volano e gli animali selvatici hanno delle zampe lunghissime e sottili.
Dalì è considerato per via di queste eccentricità l’esponente per eccellenza del Surrealismo non solo nella pittura ma anche nella scultura, fotografia, designing e sceneggiatura.
Il tempo fugace che passa velocemente, il contenuto molle degli oggetti, la scienza e la religione e il surrealismo: sono questi i punti focali che caratterizzano la mostra “La persistenza degli opposti” di Salvador Dalì presso le chiese di San Nicola dei Greci e Madonna delle Virtù a Matera. L’esposizione è stata inaugurata il 2 dicembre e sarà visitabile fino al 30 novembre 2019. L’incantevole Basilicata per quasi un anno sarà un vero e proprio teatro dell’arte surrealista contemporanea.
La rassegna annovera 200 opere autentiche e certificate in dimensioni e fattura differenti. È stato creato un percorso tematico che studia la psicologia e l’ispirazione dell’artista spagnolo. Sono presenti anche tre sculture monumentali, in bronzo, collocate nei rioni Sassi e in centro città. La mostra raccoglie anche ologrammi, realtà virtuali, 3D, video mapping e molto altro.