Siviglia, un gioiello dell’arte araba

la nota città andalusa conserva testimonianze architettoniche di grande spessore.

L’Andalusia è una delle regioni spagnole più belle e complesse da un punto di vista culturale, storico e artistico. Questo mosaico unico e imperdibile offre una visione totale della bellezza di questo territorio.

La terra del Burlador de Sevilla e Don Juan Tenorio è suddivisa in otto province: Almería, Cadice, Cordova, Granada, Huelva, Jaén, Malaga e Siviglia, dove si trova il capoluogo della comunità autonoma dell’Andalusia.

Siviglia, affascinante e raffinata come una bella donna

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Proprio quest’ultima città è raffinata, elegante, intelligente e sicura di sé. Siviglia nasconde nelle sue vie tantissime meraviglie: la Giralda e la Cattedrale sono sicuramente le attrazioni che attraggono il visitatore a primo impatto. Monumento gotico maestoso è la quattrocentesca cattedrale di Siviglia realizzata durante la Reconquista dalle spoglie della moschea.

Ricca di archi rampanti, contrafforti e pinnacoli è, invece, all’interno suddivisa in 5 navate in cui le vetrate incastonano la Capilla Mayor e la Capilla Real. Dalla navata est si arriva al Patio de los Naranjos, un affascinante aranceto dalle arcate moresche, e alla Giralda. Quest’ultima è il simbolo della città, l’antico minareto voluto dal califfo Abu Yaqub Yusuf è stato trasformato in torre campanaria nel XVI secolo con i suoi 70 metri di altezza.

I monumenti della città: tra storia e originalità

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Ulteriore monumento importante sono gli Reales Alcazares. Essi sono un mix di stili architettonici: l’antica fortezza romana – l’Alcazar – è arrivata fino all’età contemporanea grazie ai diversi ”rinnovamenti” eseguiti dall’età araba fino a Carlo V.

Le diverse testimonianze del periodo arabo e mudejar sono: il Patio de las Doncellas, il Salon de Embajadores, il Patio de las Munecas e diversi giardini. Dal sapore rinascimentale è invece il Salon de Carlos V ricco di arazzi.

Senza eguali è il Barrio di Santa Cruz: nonché l’antico ghetto ebraico di Siviglia caratterizzato da piazze, strade tortuose e medievali. Ulteriore luogo affascinante è l’Hospital de los Venerables. Il monumento più conosciuto è probabilmente il romantico giardino di Plaza de España: una costruzione a forma di semicerchio, con due torri ai lati, ricco di decorazioni in azulejos.

Altre opere da visitare sono sicuramente: la Plaza de San Francisco, la Calle de los Sierpes, il Palacio de la Condesa de Lebrija, la Casa de Pilatos, la Torre del Oro, l’Hospital de la Caridad, la basilica de la Macarena, il Convento di Santa Paula, il Museo di Belle Arti, la pinacoteca sul “Siglo de Oro” e la Plaza de toros.

Maria Carola Leone
Maria Carola Leone
Maria Carola Leone, classe 1990. Laureata in Lingue e Letterature Moderne dell’Occidente e dell’Oriente – Curriculum orientale (Arabo, Ebraico e Francese) con votazione 110/110 e lode. Parla correttamente 5 lingue: inglese, francese, spagnolo, arabo ed ebraico. Da sempre sostenitrice dell’arte e della cultura intraprende il suo percorso da culture-teller a 11 anni quando pubblica il suo primo articolo giornalistico sul quotidiano ‘La Sicilia’. Continua a scrivere fino a quando nel 2012 entra a far parte della condotta Slow Food 570 diventando Responsabile dei Progetti educativi, editoriali e culturali collaborando attivamente e con serietà al progetto. Attualmente è Docente di Lingue Straniere presso una scuola superiore di Palermo, si occupa di Digital Marketing, Traduzioni e sottotitolaggio e collabora per la Condotta Slow Food di Palermo.