Tanta storia e arte in una delle più antiche chiese milanesi: S.Sepolcro

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Una delle più antiche chiese milanesi, S.Sepolcro, nel cuore del centro storico, dietro piazza Cordusio, si affaccia su una silenziosa piazzetta a cui ha donato il nome. Originaria del 1030, in stile romanico, si erge coi suoi due campanili su due livelli, uno sotterraneo, la cripta da poco aperta al pubblico dopo il recente restauro, e uno esterno, sull’area un tempo adibita al Foro Romano. Oggi è il santuario della parrocchia di S.Satiro.

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Fondata dal Magister Monetae Benedetto Ronzone, maestro della Zecca, fu edificata sul terrenodella sua casa, per il primo anniversario della spedizione crociata lombarda che conquistò Gerusalemme nel 1099, e prima della seconda spedizione.

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Dei successivi rimaneggiamenti fanno parte le aggiunte dei due campanili dei del XII° sec. Nel 1578 poi S.Carlo Borromeo elesse la chiesa a sede principale degli Oblati dei santi Ambrogio e Carlo. Egli stesso istituì la processione del S.Chiodo che va dal Duomo a S.Sepolcro.

 

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Il cugino Federico Borromeo,patrocinatore delle arti, fece trasformare l’interno in stile barocco e costruire sul lato posteriore la Biblioteca e la Pinacoteca Ambrosiane. La facciata fu rifatta a fine ‘800 e l’affresco del Bramantino venne riportato all’interno della chiesa. Vi si  possono individuare anche gli affreschi di Bellosio di “S.Carlo al Santo Sepolcro” eS.Filippo Neri presentato a S.Carlo“, due gruppi di statue in terracotta e un’Ultima Cena. I Maestri Campionesi costruirono un sarcofago che contiene delle reliquie della Terra Santa, trasportate qui dai Crociati Lombardi.

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Dal 19 marzo 2016 si può accedere alla cripta , appena finita di restaurare, che si presenta  ricoperta con lastre marmoree dell’epoca di Augusto: in passato costituivano l‘antica pavimentazione del Foro Romano. Fatto di importanza storica, qui nel 5 dicembre 1944 si tennero i funerali solenni di  Filippo Tommaso Marinetti. Altro aspetto interessante è che dal 2014 vi viene celebrata la liturgia con rito bizantino, seguendo la tradizione della comunità italo-albanese.

La cripta, che era luogo di preghiera di S.Carlo Borromeo, ospita tombe di importanti famiglie milanesi e della comunità degli Oblati. Vi si trova anche la mappa della cripta disegnata  proprio da Leonardo da Vinci...

Passando da Cordusio, dunque,perchè non fare un salto a….S.Sepolcro…?

Grazia Paganuzzi

 

 

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