Turisti a caccia di emozioni si, ma macabre: ecco l’ultima moda

Tempi che cambiano

Parchi naturali con percorsi in mezzo alla natura? Capitali europee con musei e locali tipici? Parchi divertimento con la possibilità di provare le attrazioni più moderne? Dimenticate tutto questo; ormai i turisti prediligono le emozioni macabre e le esplorazioni urbane più emozionanti e pericolose, niente li trattiene e più c’è pericolo meglio è.

In tanti ormai non si accontentano più delle solite gite per turisti, vogliono le emozioni forti per poter raccontare che si, quel luogo abbandonato e pauroso l’hanno visitato per davvero. Quindi basta con le visite guidate ai musei e si alle esplorazioni urbane, e non importa se sono pericolose.

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I luoghi più macabri

E di posti macabri e disabitati, dove sentire il freddo anche in piena estate il mondo è pieno. E, in giro per il mondo, non mancano di certo luoghi autentici capaci di soddisfare tutte le esigenze.
A suggerire una mappa che traccia tragedie, disastri e morte è CNN Travel, che mette al primo posto l’Ospedale psichiatrico Gonjiam di Gyeonggi in Corea del Sud. La struttura (chiusa) viene ritenuta infestata dai fantasmi, visto che, secondo una leggenda, i suoi pazienti dieci anni fa sarebbero morti in circostanze misteriose. Tra i dettagli più angoscianti restano le recinzioni arrugginite e le sedie rotte. Nella prefettura giapponese di Nagasaki, l’Isola di Hashima (o della nave da guerra), se un tempo fu la casa dei minatori del carbone, oggi è il risultato di oltre 40 anni di abbandono. E non dimentichiamo la cittadina vicina a Chernobyl, che permette di vedere ancora i segni della fortissima ondata radioattiva ed è tra i sogni proibiti di ogni appassionato di esplorazione urbana.

Il boom dei luoghi abbandonati

Si può dire che i luoghi abbandonati siano i protagonisti di un vero e proprio boom, che sta facendo di questi luoghi delle vere attrazioni turistiche e se ci sono fantasmi, mostri e streghe è ancora meglio. Le leggende che descrivono questi luoghi come “maledetti” una volta allontanavano la gente, adesso la attraggono e si scopre che sempre più persone si organizzano per andare a visitarli.

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Su Internet sono nate molte associazioni che promettono brividi  e sudori freddi, basta iscriversi e il gioco è fatto; le esplorazioni urbane vengono fatte con sicurezza ma con la promessa di emozioni macabre.

Come nasce il turismo dell’orrore

Questo settore che unisce turismo ed orrore in un mix micidiale si pensa sia una forma di turismo nata recentemente, in realtà non è così. L’idea di attrazione dark fu introdotta per la prima volta da Rojek nel 1993.

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Secondo l’autore però c’è una differenza tra attrazione dark e luoghi nostalgici. Questi ultimi sono siti come cimiteri metropolitani o nazionali, le attrazioni dark invece sono i luoghi in cui sono avvenuti fatti di cronaca nera, che attraggono i curiosi. Il termine dark tourism fu invece introdotto nel 1996 da Foley e Lennon, due professori della Glasgow Caledonian University. Essi pensavano al termine relazionato alle attrazioni turistiche macabre, come luoghi associati a guerre e atrocità, in cui dominano il senso di morte e di dolore. Quindi tra chi è nostalgico dei luoghi abbandonati perché si ricorda com’erano e chi vuole vedere i luoghi in cui sono sati commessi fatti di cronaca nera il turismo dell’orrore cerca di accontentare tutti.

Le 12 mete imperdibili per gli amanti del genere

E ci sono almeno 12 mete imperdibili per gli amanti del genere: la cittadina vicina alla centrale di Chernobyl che venne abbandonata dopo l’esplosione del reattore, l’isola delle bambole in Messico, i santi delle catacombe, la chiesa di Lukova, il Museo delle Mummie di Guanajuato, le Catacombe dei Cappuccini a Palermo, le sepolture di Heysham, le sculture di Sidoarjo in Indonesia, l’Ossario delle Catacombe di Parigi, l’edificio d’ossa di Eggenburg ed il Festival della Morte sempre in Messico.

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