Durante lo svolgimento del processo che vede imputato l’ex Presidente USA Donald Trump per la vicenda con la pornostar Stormy Daniels, un uomo di 37 anni, Maxwell Azzarello, si dà fuoco.
Prima il giovane sparge per il quartiere, lungo i marciapiedi, sulle panchine, per strada dei volantini con teorie cospirazioniste, poi si mette al centro di una piazzetta, si cosparge totalmente con del liquido che si rivelerà infiammabile e appicca il fuoco. Questo accadeva ieri.
Una torcia umana, così hanno testimoniato i passanti e le forze dell’ordine che hanno tentato di spegnere le fiamme.
E’ notizia di quest’oggi che il 37enne non ce l’ha fatta. E’ morto per l’elevatissima percentuale di superficie del corpo ustionata e per la gravità delle bruciature e delle conseguenti infezioni.
I volantini distribuiti dal 37enne riguardavano gli ex Presidenti USA George W.Bush e Al Gore, altri l’avvocato David Boies, ovvero colui che rappresentò Gore nel caso del riconteggio dei voti durante le elezioni del 2000.
La vicenda ha fatto sospendere la seduta in tribunale di ieri che vedeva Donald Trump imputato per aver pagato il ‘silenzio’ della pornostar Stormy Daniels.
Il processo riprenderà regolarmente lunedì ed è stato reso noto che la giuria è insediata al completo e che non si consentiranno altre interferenze, pertanto, sarà massima l’allerta da parte della polizia. Così ha tuonato il giudice Juan Merchan.
I 12 componenti della giuria sono stati confermati. Sono 7 uomini e 5 donne, la quasi totalità impiegati di professione, tra cui un avvocato, un ingegnere informatico, un insegnante e un logopedista. Pronte anche i 6 giurati di riserva.
L’accusa è in sostanza il pagamento della somma di 130mila dollari a favore della pornostar affinché non rivelasse durante la campagna elettorale del 2016 di avere avuto un flirt con Trump.
Il motivo era duplice: salvare il matrimonio con la moglie Melania (all’epoca dei fatti incinta) ma, soprattutto, non rovinare la sua corsa alla Casa Bianca.