Il partito United Independence party (UKip) guidato dal politico Nigel Farage risulta essere nettamente in testa secondo i sondaggi che stanno circolando in queste ore in UK.
In Inghilterra, non esiste il silenzio elettorale relativo alle indagine sulle preferenze dei cittadini, per questo motivo stanno circolando sondaggi di ogni tipo ma dove però sembra sempre prevalere una sola certezza, il partito UKip famoso per le sue idee Euroscettiche per non dire Xenofobe sta ottenendo un enorme successo!!! Da alcune fonti viene dato al 30% e come primo partito in assoluto !!Il Dayle Mayle titola “il venerdì di Farage “, la BBC parla di scossa nella politica Britannica.
Questo partito di chiaro stampo populistico trae la sua forza dal malcontento generato dal rapporto del Regno Unito con l’UE e dalla richiesta sempre più forte di un referendum sull’argomento. I punti dove il partito riceve più consensi sono: il flusso migratorio incontrollato, l’aumento della burocrazia conseguenza del rapporto UK-UE, la poca attenzione della politica attuale al territorio. Tutto questo sta generando il malcontento di un popolo, molto legato alla patria e amante della praticità anche in ambito politico.
L’Ukip ha trovato terreno fertile tra chi è stanco di pagare le tasse per chi arriva dall’estero e vive sulle spalle dei contribuenti inglesi approfittando delle leggi inglesi. Per cui a chi è in difficoltà, è data la possibilità di avere una casa e dei soldi settimanali per vivere, i famosi benefit! Una marea di immigrati che approdando qui senza conoscenza della lingua inglese fa richiesta di benefit e magari della casa, e poi vive praticamente per sempre in questo modo perché lo trova più semplice che trovarsi un lavoro.
Un altro tema molto sentito è l’aumento della burocrazia derivato dal rapporto con l’UE definito letteralmente “state interference” dagli inglesi popolo pratico e non amante della burocrazia (Per dovere di cronaca la burocrazia nel Regno Unito non è neanche lontanamente fastidiosa come in Italia). Per finire, si risente di una politica troppa attenta all’economia dei numeri e delle sigle e non quella finalizzata al benessere del vivere quotidiano.
Da italiana a Londra devo dire che in parte capisco il malcontento di molti, perché vedere altri stati, primo fra tutti l’Italia, che non nulla fa nulla per migliorare la situazione economica e lavorativa dei propri cittadini e pretendere che poi l’Inghilterra si adegui e subisca in silenzio l’apatia e l’inerzia degli altri stati non lo trovo molto giusto. Dall’altro lato certamente ci sono benefici economici che derivano dal rapporto tra l’unione europea che non possono e non devono essere dimenticati. Per concludere, vanno segnalati due dati molto importanti, il primo è che la partecipazione al voto, al momento, è molto bassa, sembra dai dati che chi appartiene al partito UKip sia andato a votare diligentemente mentre gli aderenti agli altri partiti no.
Il secondo dato è che a Londra l’Ukip ottiene pochi voti rispetto al resto del paese, dato molto interessante ma forse prevedibile per chi come me vive a Londra.
Personalmente, guardo con timore chi si nutre delle paure delle paure e dei timori del popolo, chi ama il dividere più del collaborare, chi vede nel diverso un ostacolo e non una ricchezza. Ma allo stesso modo spero che questa sia una delle scosse che svegli l’Europa che al momento sembra solo un semplice erogatore di leggi e obblighi !!!
Un inglese un paio di settimane fa mi ha detto: ”quando gli stranieri scelgono di vivere in Inghilterra sono felice perché fanno il complimento più grande alla mia nazione, la scelgono come patria” mi piacerebbe che questa persona continuasse a pensarla così.