Il Venezuela sull’orlo del baratro

Il Venezuela è ormai sull’orlo del baratro tra il crollo del prezzo del greggio, i problemi dell’economia, il governo di Maduro in bilico e l’allarmante aumento del numero di omicidi, soprattutto nella capitale Caracas, che è considerata la città più insicura e violenta del mondo, con 27875 persone uccise in strada solamente l’anno scorso.

Il prezzo del petrolio mai così basso, ha fatto sì che la fragilissima economia del Venezuela, che dipende quasi totalmente dalle esportazioni di greggio e gas naturale, crollasse miseramente, fino ad arrivare ai livelli attuali molto vicini ad un definitivo default. Pur essendo molto ricco di petrolio e gas naturale, il Venezuela è un Paese in cui la maggioranza della popolazione è molto povera e si riduce a vivere di espedienti; la disoccupazione è molto alta e molti giovani decidono di unirsi alle tante bande criminali presenti nel Paese latino americano che fanno affari con il traffico di armi e droga. Le infrastrutture hanno bisogno di essere ammodernate e per fare ciò servirebbero quegli investimenti che fino ad ora sono stati rimandati per puntare tutto sul settore petrolifero.

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Per le strade della capitale Caracas la violenza è la vera padrona incontrastata e per i più deboli, donne e bambini, uscire senza subire minacce o molestie è diventato quasi impossibile.

La settimana  lavorativa dei dipendenti pubblici è stata ridotta a due giorni per risparmiare elettricità preziosa e gli scioperi sempre più frequenti e violenti stanno facendo precipitare tutto il Paese nel caos più completo, di cui ancora una volta si avvantaggerà la criminalità per i suoi loschi traffici.

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Il governo del Presidente Nicolas Maduro è letteralmente appeso ad un filo e le opposizioni si stanno organizzando per chiedere un referendum popolare che potrebbe portare alla destituzione di Maduro e di tutto il suo governo già entro fine anno.

Il Venezuela sta vivendo una delle peggiori crisi della sua storia: è al 176esimo posto su 186 posizioni  per quanto riguarda l’indice di libertà economica e 181esimo su 184 posizioni per quanto riguarda la competitività economica, segno questo shock petrolifero è destinato a lasciare gravi conseguenze sul Venezuela.