Palazzi nobiliari, sormontati da cariatidi, ampliati da colonne, arcate, merli…: così accoglie Verona il nuovo visitatore ignaro di tanta bellezza creata dall’arte e dalla storia…Subito si rimane colpiti dall’imponente mole del Castello Scaligero(degli Scaligeri, antichi signori di Verona), dal magnifico ponte con feritoie, che si specchia nelle turbolente acque dell’Adige e da cui si gode la magnifica vista del fiume, le case a graticcio e la fuga dei ponti fino alle colline, dette Torricelle. Pare di volare con lo sguardo sulle ali di un candido gabbiano.
“Non c’è mondo fuori dalle mura di Verona”,diceva Romeo Montecchi a frate Lorenzo nella famosa tragedia “Giulietta e Romeo”, e non è del tutto sbagliato se si pensa a quanta bellezza vi si può trovare.
Si rimane abbagliati da Piazza Bra , brillante e incandescente di luci, con un lato dominato dall’elegante palazzo della Gran Guardia, in stile barocco, che ospita le più importanti mostre d’arte, mentre oltre i giardini si erge l’Arena, l’imponente Anfiteatro Romano che nella stagione estiva accoglie la musica eterna dell’opera lirica.
Antichi palazzi
Eppure quando ci si addentra nel silenzio incantato dei suoi vicoli e viuzze seguendo le note della musica, si riscopre la Verona di un tempo, ricca di antiche epigrafi, finestre ad arco, bifore e trifore veneziane, decorate in cotto o in marmo, loggiati e balconi…: il più famoso, lo conosciamo, porta il nome di Giulietta ed appartiene ad una casa del 1400, dove si è accolti da un mirabile affresco con crocifisso, un soffitto affrescato a cassettoni, e il rifacimento della camera di Giulietta coi costumi usati nelle rappresentazioni teatrali.
Piazza Erbe e Piazza Dante
La leggenda,o meglio la storia, continua: si giunge in piazza Erbe, usualmente popolata di bancarelle, ma ancora più bella quando non ci sono, per il risalto che hanno le lucide pietre in marmo della pavimentazione: sembrano quelle di un palazzo. Coronata da palazzi trecenteschi dagli affreschi ancora visibili, accanto a cui spicca la torre Lamberti, si apre con un arco su piazza Dante o piazza dei Signori: a lato dell’entrata si distingue il Palazzo della Ragione , che nel cortile interno ospita la celebre lunga scala, mentre la statua del Poeta, che fu qui esule, domina il centro della piazza. Sull’altro lato sorprende la bellezza del magnifico palazzo costruito con tre tipi di marmi, mentre sul lato frontale si attraversa la Loggia del Consiglio, porticata, oltre cui si stagliano, in un tripudio di intrecci e ricami,le magnifiche Arche Scaligere, antiche tombe dei Signori della Scala, a fianco della chiesetta di S.Maria Antica.
Tornando a Castelvecchio, si incontra il palazzo Bevilacqua, mirabile capolavoro del veronese Michele Sammicheli, mentre in un’altra zona troviamo il magnifico pal. Giusti incoronato da uno stupendo giardino all’italiana, e pal. Pompei, sempre di Sammicheli, sede del Museo di Storia Naturale.
Grazia Paganuzzi