Vienna, sull’onda degli Asburgo

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Vienna, la regina, capitale di uno dei più vasti e lunghi imperi della storia: era il 1348 quando Alberto II° d’Asburgo  trasferì qui la sede del potere che durò fino alla morte dell’imperatore Francesco Giuseppe nel 1916. Qui sono state fatte e disfatte le sorti di imperi e nazioni. Persino Napoleone vi governò e sposò la seconda moglie Maria Luisa , figlia di Francesco I°d’Asburgo, da cui ebbe finalmente l’agognato erede.

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Tuttavia la magnifica residenza di Schonbrunn era stata fatta costruire il secolo precedente dalla grande Maria Teresa, la prima imperatrice, salita al trono nel 1740 dopo che il padre Carlo VI° con la”Prammatica Sanzione”aveva permesso che anche le figlie femmine potessero governare.

Nè se ne potè pentire poichè Maria Teresa  governò per quarant’anni  con tale intelligenza, lungimiranza e saggezza che il suo regno venne ricordato come “l’epoca teresiana”. Lei stessa decise di spostare la residenza imperiale nella reggia di Schonbrunn trasformando la città nella capitale dell’arte e della musica: proprio allora  cominciò a divenire celebre Mozart...Tuttavia la vocazione artistica e musicale viennese proseguì anche nel secolo successivo, con le sinfonie di Schubert e i valzer di Strauss, che ritornano ancora nel celebre Concerto di Capodanno…

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Franz Joseph (Francesco Giuseppe) fu eletto imperatore intorno a metà  Ottocento a soli diciotto anni e fu uno dei più longevi della storia: governò per 68 anni . Fece costruire lui la Reginstrasse, al posto delle mura già distrutte in parte da Napoleone: è questo il viale ad anello che circonda la città e ne funge da arteria principale. Qui si tenne nel 1879, una imponente parata per festeggiare le nozze d’argento dell’imperatore con l’imperatrice Elisabetta di Baviera, meglio conosciuta come Sissi. Infatti anche i viennesi ebbero la loro fiaba quando i giovanissimi Francesco Giuseppe ed Elisabetta, appena sedicenne, si sposarono nel duomo di S.Stefano. D’inverno vivevano alla Hofburg, il palazzo nel cuore del centro storico di Vienna, dove pare che la giovane Sissi si sentisse “prigioniera“, non essendo avvezza al rigido cerimoniale di corte spagnolo e in dissidio con la  intransigente suocera, mentre d’estate soggiornavano a Schonbrunn, dove nel magnifico parco poteva riprendere le sue cavalcate a perdifiato, dei bei tempi in cui viveva libera tra i monti della sua residenza estiva bavarese.

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Oggi visitandole se ne può rivivere la storia, talvolta drammatica, che vide nascere anche quattro figli, tre femmine e un maschio, l’erede al trono Rodolfo, morto suicida con la giovanissima amante nella residenza di Mayerling. Si scopre così la vita della famiglia reale nei più piccoli dettagli, dalle ricche vettovaglie, le mirabili collezioni di porcellane,agli antichi arredi e gli oggetti dell’abbigliamento, così come i ritratti dei due giovani sovrani, divenuti poi più seri e sofferti in età matura. Tra i locali più frequentati vi è la camera di Sissi, dove l’imperatrice dai capelli lunghissimi, impiegava tre ore al giorno per farsi pettinare,e il locale degli attrezzi da ginnastica, dove si esercitava ogni mattina…

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Eppure Sissi non è passata alla storia solo per la sua bellezza, ma anche per aver amato a tal punto il popolo ungherese e l’Ungheria da attivarsi diplomaticamente fino ad ottenerne l’annessione all’Austria e la conseguente creazione del regno austro-ungarico, salvando in questo modo un’intera generazione di patrioti magiari(nobili ungheresi)dalla condanna a morte.Molto interessante è anche  lo studio di Francesco Giuseppe, grandissimo lavoratore che si siedeva alla propria scrivania alle 6 tutte le mattine. Qui chinò il capo piangendo, quando gli fu annunciata la morte della moglie assassinata da un anarchico all’età di sessant’anni, mormorando, nonostante i numerosi problemi insorti tra loro lungo gli anni: “Nessuno capirà mai quanto ho amato questa donna.”

Interessantissimo a Vienna è anche il Mechiteristerikirche, il monastero mechitarista di Vienna, epicentro mondiale della cultura armena, assieme all’isola veneziana di S.Lazzaro degli Armeni, così come la sinagoga Stadttempel del 1824-26, l’unica sopravvissuta alle 93 che si trovavano in città prima dell’Olocausto.vienna-municipio

Sono senz’altro da  vedere il palazzo d’Inverno in stile barocco del principe Eugenio, il Parlamento di Vienna in stile neoclassico, il Rathaus o municipio, mirabile edificio dalle svettanti arcate e guglie gotiche…, palazzo Lichtenstein(1600-1700), con le sei stanze stuccate da Garove. Molto numerosi sono anche i musei, tra cui quello del Tesoro Imperiale, la Galleria dell’Accademia di Belle Arti,o il Museo di Arte Moderna e Contemporanea…

Vienna è una città verde e ricca di giardini: ne è un embema il “Bosco Viennese”, dove in mezzo ad una natura incontaminata sorgono castelli e abbazie incantevoli.

Se poi si desidera assaggiare la vera originale torta Sacher non c’è che l’imbarazzo della scelta, dalla storica pasticceria Demel, risalente al lontano 1786, al Caffè Central..., per fare solo qualche esempio…

Grazia Paganuzzi