15 sospetti terroristi arrestati in Thailandia
Almeno 15 sospetti terroristi sono stati arrestati in Thailandia: gli arrestati sarebbero stati coinvolti anche nella preparazione di attentati e sarebbero stati a stretto contatto con alcuni leader musulmani radicalizzati e con alcuni capi del sedicente Stato islamico.
Le notizie sono ancora frammentarie, ma di certo si sa che i 15 sono finiti nel mirino delle forze di sicurezza thailandesi a causa di alcuni loro contatti molto sospetti con terroristi tristemente noti per essere stati gli ideatori di alcuni degli attentati che più hanno sconvolto l’opinione pubblica mondiale per la ferocia e per il numero di vittime innocenti che hanno provocato. Da parecchio tempo in Thailandia, Paese con un comunità di fedeli islamici molto numerosa, si erano instillati nelle autorità i sospetti di contatti segreti tra le cellule islamiste radicalizzate locali e alcuni esponenti dello Stato islamico e gli arresti di oggi ne sono la prova concreta. I terroristi thailandesi stavano molto probabilmente preparando alcuni attentati nelle zone più turistiche del Paese del Sud Est asiatico, allo scopo di allontanare i visitatori stranieri, colpevoli secondo loro di traviare la mente dei giovani musulmani dalle vere tradizioni islamiche. L’odio per il turismo e il lusso, uniti alla propaganda del sedicente Stato islamico sul web, avevano spinto i 15 presunti terroristi a coalizzarsi nella preparazione di nuovi sanguinosi attacchi.
Non è la prima volta che nel Sud Est asiatico si scoprono cellule terroristiche e questo dimostra che la penetrazione delle idee islamiste radicali dell’ISIS è in continuo aumento e che, nonostante le cocenti sconfitte militari in Iraq, Siria e Libia, la propaganda del sedicente Califfato è più che mai attiva e cerca sempre di reclutare nuovi adepti da trasformare in perfetti terroristi in grado di colpire ovunque. Il lavoro più intenso delle forze di sicurezza e di intelligence, infatti, riguarda proprio il blocco della propagande jihadista sul web in grado di influenzare soprattutto i più giovani con false promesse.