Las Vegas: muore a 89 anni B. B. King, nome d’arte di Riley B. King, il leggendario chitarrista, il Re del blus, malato da anni di diabete.
Le sue condizioni di salute, sempre più precarie, si sono aggravate lo scorso mese dopo il ricovero in ospedale per un piccolo infarto, dal cui ricovero durato poche ore, ne seguì una vicenda poco pulita finita in tribunale, tra la manager del padre e la figlia del musicista. La figlia accusava la manager di furto e poca attenzione per la salute dell’uomo, organizzandogli concerti pur sapendo della sua instabilità di salute.
Però, tuttavia, in assenza di prove il tribunale ha pensato bene di non condannare la manager e di mettere fine alla vicenda legale tra le due donne.
B. B. King nasce a Itta Benna, vicino il fiume Mississipi, di famiglia umile, dove lavorerà sui campi di cotone per pagarsi le lezioni di musica in una scuola locale. Le sue ambizioni erano talmente alte che in breve tempo lo portarono al successo mondiale come tutti noi lo abbiamo conosciuto.
Beale Street Blues Boy, fu il nome con cui cominciò la sua carriera musicale, per poi abbreviarlo in Blues Boy e successivamente con il nomignolo di B. B. King.
Il suo tocco di mani su Lucille, la chitarra Gibson ES-355 custom, di cui ne era geloso, fu soprannominato la leggenda del blues dal mondo artistico da cui proveniva, influenzando generazioni di musicisti duettando con loro, come un giovane principiante in cerca di gloria e vendendo milioni di dischi in tutto il mondo.
“Ho bisogno delle donne quanto all’aria da respirare e l’acqua da bere”. Parole di un uomo dalla forte passione per le donne, senza di loro la sua vita era nullità. Sposato due volte e padre di 15 figli avuti dalla tante storie ufficiali e segrete.
B. B. King, con più di 50 album realizzati, rimarrà l’icona blues della musica mondiale.