Addio a Carlo Azeglio Ciampi

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Oggi si è spento all’età di 95 anni Carlo Azeglio Ciampi, Presidente Emerito della Repubblica, uno dei più amati e dei più vicini alla gente comune, sempre pronto ad incontrare ed ascoltare le esigenze del popolo. Voleva che la politica fosse davvero al servizio dei cittadini ed era fermamente convinto che solamente unita l’Italia poteva conquistarsi il ruolo di grande Nazione che le spetta nel mondo.  Il suo più grande desiderio era che il Palazzo del Quirinale, sede della Presidenza della Repubblica, fosse aperto al pubblico per essere la vera casa di tutti gli italiani.

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Ciampi era un fervente sostenitore del progetto di Europa unita e vedeva nelle nuove relazioni tra gli Stati europei il superamento di tutte quelle divergenze reciproche che avevano portato allo scoppio di due guerre mondiali; alla firma a Roma il 29 ottobre del 2004 del Trattato di Costituzione europea era tra i più felici e si disse commosso per lo storico traguardo raggiunto. Ciampi voleva una Europa nuova, fatta dai cittadini e veramente unita, con valori ed ideali comuni da difendere tutti insieme, che andasse oltre agli accordi commerciali e alle convenienze di ogni singolo Stato. La moneta unica era per lui una grande conquista che permetteva ai popoli europei di essere sempre più vicini gli uni agli altri. Una delle sue grandi battaglie fu quella per cambiare le regole delle Nazioni Unite ed assegnare all’Unione Europea un seggio permanente al Consiglio di Sicurezza.

Come Presidente del Consiglio negli anni bui subito dopo gli scandali di Tangentopoli e come Presidente della Repubblica Ciampi credeva fermamente che il patriottismo fosse un valore imprescindibile per una Nazione che aspirava ad entrare a testa alta in una nuova era: sua la decisione di diffondere  lo studio dell’inno di Mameli e della cultura e dei simboli del Tricolore nelle scuole e di festeggiare il 2 giugno con la tradizionale parata militare, come giusto omaggio a tutti coloro che rischiano la vita in missione per conto dell’Italia.

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Con Ciampi se ne va uno dei grandi padri fondatori della nostra Repubblica, un grande uomo che da economista e da politico ha saputo guidare con saggezza l’Italia in alcuni de momenti più difficili e delicati della sua storia.