Albero di Natale? A Genova quello all’uncinetto è da guinness

Nel quartiere genovese di San Fruttuoso nasce l'albero di Natale all'uncinetto più alto del mondo.

Un albero di Natale davvero speciale? A Genova ci sarà quello all’uncinetto che è da guinness dei primati.

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PhotoCredit: Edoardo Musicò

Albero di Natale? A Genova quello all’uncinetto è da guinness: il più alto del mondo.

Genova, terra di mare, porto e acquario non disdegna, a dire il vero, neppure le imprese da primato e, sotto Natale, l’occasione è davvero ghiotta.

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Quindi si è pensato: un albero di Natale nuovo? facciamone uno all’uncinetto e vediamo se entra nel guinness dei primati.

Per celebrare le festività in modo originale, infatti, i genovesi e turisti ammireranno un albero alto 11 metri interamente realizzato all’uncinetto. In altre parole, un’iniziativa inedita per un Natale originale nel cuore di Genova.

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La struttura sarà effettivamente la più alta al mondo e prenderà posto in piazza Martinez, nel quartiere di San Fruttuoso in bassa Val Bisagno a partire dall’8 dicembre, festa dell’Immacolata.

Albero di Natale? A Genova quello all’uncinetto è da guinness su iniziativa di una commerciante di origine polacca

Fabio Canessa ci spiega in dettaglio l’iniziativa che ha richiesto molto lavoro e grande capacità, senza contare un discreto impegno economico.

Tutto è nato su iniziativa di Jadwiga Pacholec che è una commerciante della zona di origine polacca, ma residente in Italia da oltre quarant’anni con una grande passione per l’uncinetto.

E, dal momento che siamo nell’era dei social, la signora Pacholec è stata colpita dalle immagini di un albero di Natale di 7 metri, realizzato all’uncinetto a Trivento in Molise l’anno scorso e poi pubblicato su Facebook.

Facebook si è mobilitato per l’albero genovese di San Fruttuoso

La commerciante non ha solo un negozio nel popolare quartiere genovese, ma amministra anche un gruppo su Facebook chiamato, non a caso, “Amici di San Fruttuoso“.

Il tam tam si è propagato alla velocità del fulmine e, già il giorno dopo, molte donne hanno aderito alla richiesta di realizzare un’opera simile a quella molisana, ma ancora più in grande.

PhotoCredit: Edoardo Musicò

Le difficoltà di realizzazione

Non è stato tutto semplice perché il lavoro era indubbiamente impegnativo e non tutti erano abili nella tecnica all’uncinetto.

Ma Jadwiga non si è persa d’animo e si è anche improvvisata insegnante per aiutare gli altri a perfezionarsi durante il lavoro.

Alla fine, una trentina di persone si sono impegnate per realizzare le singole parti dell’albero a casa propria, pezza dopo pezza, e non sono neppure mancati alcuni uomini che hanno dato manforte in modo creativo.

L’albero ha preso forma con lento e paziente lavoro

Il gruppo ha svolto il lavoro con il riserbo che precede le grandi sorprese. Tuttavia, il presidente del municipio Bassa Val Bisagno Massimo Ferrante ne era al corrente e ha offerto appoggio logistico ed economico.

Chi proprio non sapeva cucire, si è dato da fare con proposte sulle combinazioni dei colori per la realizzazione o donando gomitoli e ce ne sono voluti davvero tanti.

Tre mesi di lavoro intenso hanno permesso di creare la bellezza di 4.500 mattonelle quadrate da 15 centimetri ciascuna.

Il bello è venuto dopo, perché l’albero andava montato e serviva un locale grande per farlo. Alla fine, tutto si è risolto grazie all’uso dell’ex cinema di piazza Martinez che è servito come base logistica per il montaggio.

PhotoCredit: Edoardo Musicò

L’intervento del municipio

Il gruppo spontaneo dei cittadini si è scontrato a quel punto con il peso economico dell’iniziativa, ma il municipio ha fatto la sua parte.

In effetti, un albero alto 11 metri all’uncinetto non sta in piedi da solo e ha avuto bisogno di una struttura metallica di sostegno altrettanto alta.

Senza contare che la lana creata all’uncinetto diventa davvero pesante quando è bagnata dalla pioggia, quindi era necessaria anche una base quadrata di 5 metri per reggerne il peso.

Il costo dell’operazione e le iniziative collegate

Ecco, a conti fatti, il costo dell’operazione:

  • 1.500 euro sono stati stanziati per il progetto dell’installazione
  • 8.500 per il supporto in acciaio e manodopera della ditta specializzata
  • Il costo comprende anche quattro riflettori monodirezionali che illumineranno dal basso mentre una recinzione in legno e metallo proteggerà la struttura
  • Le spese sono state più alte del previsto, ma l’iniziativa darà nuovo lustro al quartiere evitando inoltre di tagliare alberi veri

Il 6 dicembre inizieranno i lavori, l’8 dicembre si accenderanno le luci e l’opera resterà esposta fino al 6 gennaio, giorno dell’Epifania.

San Fruttuoso è già impegnato da anni a vivacizzare le iniziative di Natale e, per il settimo anno consecutivo, sarà in azione la pista di pattinaggio sul ghiaccio che è quasi unica in città, oltre ovviamente a quella del Porto Antico, in prossimità dell’acquario, nel cuore della città.

Un Natale da guinness nel cuore di Genova

Ma l’investimento dovrebbe avere anche un ritorno importante per il quartiere e per Genova, se l’albero dovesse entrare nel Guinness World Records.

A questo riguardo, è nato un gruppo spontaneo di cittadini guidati da un editore che preferisce farsi chiamare con il suo nome d’arte: Steno Dieci.

Dieci ha curato tutte le pratiche preliminari dell’iniziativa ed è fiducioso di avere successo, perché questa categoria non è ancora presente presso la società inglese che vaglia ogni anno 50mila richieste di primato e ne approva solo il 10%.

Durante il montaggio, faranno fede fotografie e video, con due testimoni occasionali che firmeranno una sorta di verbale e infine un notaio (o avvocato) che fungerà da giudice e certificherà ogni misura.

Il futuro dell’albero

L’albero dovrebbe essere un’attrattiva per San Fruttuoso che deve rilanciarsi anche attraverso quest’iniziativa, con la speranza che arrivino molti genovesi e turisti ad ammirarla.

E dopo le feste che ne sarà dell’opera all’uncinetto? A quanto pare, si è pensato anche a questo, perché le ‘mattonelle’ di lana verranno smontate e donate ai canili della città che li useranno per tenere al caldo gli animali ospiti.

Le pezze avanzate verranno regalate come presine da cucina a tutti coloro che si presenteranno in piazza Martinez l’8 dicembre per l’inaugurazione.

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