Allarmante aumento del traffico di esseri umani

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L’ultimo rapporto delle Nazioni Unite ha rivelato un allarmante aumento del traffico di esseri umani nel mondo: sono sempre di più la persone che vengono sfruttate e ridotte in stato di schiavitù e sono per la maggior parte donne e bambine. Questa piaga è molto diffusa soprattutto nei Paesi più poveri, dove le famiglie sono costrette a vendere per pochi dollari ai trafficanti i propri figli pur di portare a casa qualcosa da mangiare.

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In moltissimi casi sono anche gli uomini che vengono ridotti in schiavitù e costretti a farei lavori più pesanti ad umilianti, spesso a contatto con sostanze pericolose che minano il loro fisico e la loro salute. Anche i bambini cadono molto spesso preda di trafficanti senza scrupoli che li usano per i lavori forzati, per l’accattonaggio e per la prostituzione minorile. Nei Paesi dell’Africa sub sahariana i bambini vengono rapiti dalle loro case e costretti a diventare dei baby soldati: i bambini soldato sono una piaga che resiste da molto tempo in questo angolo di Africa e si calcola che siano più di 10000 i minori strappati alle famiglie dall’organizzazione terroristica Boko Haram per diventare jihadisti o attentatori suicidi.

Molto spesso sono le bambine e le giovani donne a pagare il prezzo più alto al traffico di esseri umani: vengono costrette alla prostituzione e a matrimoni forzati con uomini violenti che le usano come schiave sessuali: il fenomeno delle spose bambine è ancora molto radicato in alcuni Paesi e sta assumendo dimensioni sempre più preoccupanti. Per le ragazzine costrette al matrimonio la vita si trasforma in un inferno di abusi, violenze e maltrattamenti e le gravidanze troppo precoci hanno effetti negativi molto gravi sul loro organismo.

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Kristina Kangaspunta, la responsabile dello United Nations Office for drug and crime che ha curato il rapporto ha spiegato: ” Le donne sono ancora le principali prede della tratta di esseri umani, destinate allo sfruttamento sessuale. Il 72% delle donne vittime incontra questo destino ma c’è anche un 20% che finisce ai lavori forzati”.

L’attivista yazida per i diritti umani e vincitrice del Premio Sacharov Nadia Murad ha dichiarato: ” Un elemento del genocidio commesso dal sedicente stato islamico ai danni degli yazidi, è stata la sistematica riduzione in schiavitù di donne, ragazze e bambini. Più di 6mila sono state le vittime, persone ridotte a proprietà da un sistema violento in cui lo stato islamico ha trattato le donne yazide come inutili oggetti per soddisfare desideri malati”.

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In tutto il mondo sono 21 milioni coloro che cadono vittime del traffico di esseri umani e se non si agisce subito contro questa piaga la situazione non potrà che peggiorare.

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