L’ Amianto cosa è?
L’asbesto (o amianto) è un insieme di
minerali che diventano amianto dopo processi idrotermali.
Tipi di amianto
tumori amiantoEsistono tre tipi di amianto :
- bianco: Crisotilo.
- bruno: Amosite.
- blu: Crocidolite, il più pericoloso, una fibra è 1300 volte più sottile di un capello. Tremolite (amianto quando ha struttura asbestiforme). Actinolite (amianto quando asbestiforme). Antofillite. Tremolite e Actinolite non hanno solitamente struttura asbestiforme, risultando non pericolosi in questa forma.
Caratteristiche dell’amianto:
- È molto diffuso in natura.
- Ha una struttura fibrosa.
- Ha un’ elevata resistenza alle alte temperature.
Utilizzo dell’amianto.
È stato usato fino agli anni 80 :
- Nell’edilizia; per la coibentazione di edifici, con il cemento si produceva eternit; nella produzione di tegole, tubature, pavimenti.
- Con l’amianto si coibentavano i mezzi trasporto (auto, navi, aerei, tren). È stato utilizzato nelle automobili, nelle vernici, e in parti meccaniche sottoposte ad attrito.
- Per la realizzazione abiti ignifughi (pompieri).
In campo alimentare:
- nei piani dei forni per prepare il pane.
- coadiuvante (in polvere) per filtrare i vini.
Pericolosità dell’amianto.
Nel 1930, nel Regno Unito, studi dimostrarono connessioni tra uso dell’amianto e tumori, e vennero prese misure restrittive al suo utilizzo.
Nel 1943, ricerche mediche in Germania riconobbero l’amianto (inalazione delle fibre) come causa dei tumori polmonari e mesoteliomi, con risarcimento ai lavoratori ammalati.
1) Prima di iniziare il taglio verificare che il prato sia libero da sassi o altri corpi estranei che potrebbero essere lan- ciati dal rasaerba, danneggiando le lame e provocando incidenti. Togliete ogni corpo estraneo e, durante il ta- glio, fate comunque attenzione agli oggetti eventualmente rimasti (fig. L1)., per prima, nel 1983 ne vietò l’uso.
L’italia ne ha vietato l’uso nel 1992 con la legge n 257.
Attualmente in 50 paesi è vietato il suo uso.
Patologie causate dall’amianto.
- Mesotelioma o tumore delle membrane sierose (pleurica, pericardica, peritoneale, tunica vaginale testicolo). Leggi, Ilva, morti per amianto
- Tumore: polmonare, laringeo ed ovarico.
- Placche pleuriche, ispessimenti pleurici, asbestosi.
Bonifica e trasporto amianto.
L’amianto è stato ampiamente utilizzato nel passato, ancora oggi si effettuano rimozioni. È consentita l’esposizione per la bonifica e trasporto.
È la legge n. 257 del 27/03/1992 che li regolamenta.
Il decreto ministeriale del 6 settembre 94, attuando l’art. 6 della 257, chiarisce le procedure per la bonifica.
Bonifica dell’amianto.
Esistono tre tipi di bonifica:
- Rimozione dell’amianto: obbligatoria per i materiali friabili e quelli che presentano un danno sul 10% della superficie. Costi molto elevati, è la più utilizzata, produce molti rifiuti tossici.
- Incapsulamento: con l’uso di vernici specifiche (definite nel D.M del 99), che creano una barriera tra l’amianto e l’ambiente esterno. Il materiale rimane in sede. Nel decreto si stabiliscono anche le caratteristiche dei materiali usati per l’incapsulamento. Sottoposta a programmi di controllo e manutenzione. Meno costosa.
- Sovracopertura: il materiale è coperto con pannelli metallici o muri, sigillandolo completamente. Prima della copertura viene incapsulato. La copertura lo protegge dagli urti. Costo accessibile. Sottoposta a controllo e manutenzione.
Con la legge di stabilità del 2016, le spese di bonifica sono detraibili al 65%.
Decreto ministeriale del 1999.
Il DM del 1999 stabilisce le misure di protezione che gli operatori devono prendere durante la bonifica, ed i metodi da usare per la raccolta di campioni per le analisi. Le analisi servono a stabilire la presenza di fibre di amianto in quell’ambiente.
Le procedure per la bonifica di materiali contenenti amianto devono essere fatte da ditte specializzate, iscritte all’Albo Gestori Ambientali.
Prima della rimozione, la ditta incaricata deve inviare un piano di lavoro al Servizio Sicurezza Ambienti di lavoro del territorio, indicando anche il luogo della bonifica.
Inizio lavori di bonifica amianto.
L’invio va fatto almeno trenta giorni prima della data di inizio lavori. Se il piano è accettato dalla SPSA, e l’ente non chiede correzione nei 30 giorni, i lavori possono iniziare. Se si cambia data inizio lavori, la nuova data prevista va inviata entro 48 ore.
In caso di urgenza, non è necessario avvisare 30 giorni prima, ma va comunicato il giorno e l’orario inizio lavori alla SPSAL.
Le ditte che effettuano lavori in ambienti contenenti amianto, anche se non effettuano la rimozione, devono comunicare alla SPSAL l’inizio dei lavori in luoghi con rischio esposizioni all’amianto; potrebbero, durante le manutenzioni, intaccare il materiale contenente amianto con il rischio di rilascio fibre.
Rimozione amianto obbligatoria e comunicazione fine lavori.
Il fine lavoro deve essere sempre comunicato alla SPSAL. Prima della rimozione è necessario incapsulare il materiale con le vernici apposite tramite pistole a spruzzo. Le vernici formano una barriera isolante impedendo alle fibre di liberarsi nell’aria. L’incapsulante deve asciugare prima di poter rimuovere l’amianto. Se il materiale da rimuovere è costituito da più parti, deve essere smontato con cautela, senza usare martelli o strumenti che potrebbero romperlo.
La zona dove si effettua la rimozione va segnalata, non deve essere consentito l’accesso a nessuno, se non agli addetti ai lavori .
Protezione degli operai.
Gli operai devono cautelarsi con indumenti protettivi: tuta intera con cappuccio senza tasche (in goretex o monouso in tyvek), con elastici ai polsi e caviglie, guanti da lavoro, maschere (maschere facciali o semimaschere, isolanti con aria che proviene da un’altra sorgente, o non isolanti con filtri), stivali di gomma lavabili da coprire con la tuta.
Il materiale rimosso deve essere poi preparato per il trasporto.
Trasporto dell’amianto.
Il materiale è incapsulato e avvolto in teli di plastica specifici, se la quantità è abbondante si preparano pallet.
Anche i frammenti devono essere messi in sacchetti specifici. Tutto il materiale deve essere trasportato alla discarica in cui verrà smaltito. L’amianto, incapsulato e imballato, deve essere etichettato con codice Cer.
I due codici Cer sono: materiale isolante contenente amianto (170601), o materiale da costruzione contenente amianto (170605).
Il trasporto deve essere fatto dagli iscritti all’Albo nazionale gestore ambientale, categoria 5. I colli devono essere segnalati con etichette quadrata gialla con r nera .
Prescrizioni ADR per il trasporto dell’amianto
Il trasporto su strada segue le prescrizioni dell’ADR. L’ADR fu stipulato a Ginevra nel 1957 (accordo europeo relativo ai trasporti internazionali di merci pericolose). Contiene le norme per il trasporto in strada di merci pericolose. Regolamenta imballaggio, fissaggio del carico e contrassegno. Chi trasporta merci pericolose deve avere il patentino ADR. Questo scade ogni 5 anni, e si può rinnovare seguendo corsi di aggiornamento. In ogni azienda che si occupa del trasporto di merci pericolose deve esserci una persona addetta al controllo delle norme. Ogni camion che trasporta merci pericolose deve essere dotato di segnali di avvertimento, casco, occhiali, pieghevoli arancioni, 2 estintori.
Trasporto con i big bag
Innovativi per il trasporto dell’amianto sono i big bag, conosciuti a livello internazionale come FIBC (Flexible Intermediate Bulk Container), contenitori costituiti da lamelle di polipropilene, utili per il trasporto di materiali diversi (solidi, scaglie, granulare, polvere ). Consentono trasporti di grandi quantità di materiale, sono facili da usare.
Esistono vari big bag :
per il settore alimentare, minerario, chimico, plastica, ecologia. Questi contenitori hanno caratteristiche di robustezza, tenuta e resistenza; con professionali indicazioni per un corretto uso.
Nascono negli anni 40 in pvc, in propilene dagli anni 60, affermandosi negli anni 70.
Permettono risparmio di tempo e spazio (alcuni hanno strutture che non fa loro cambiare forma), hanno bocche di carico e scarico limitando la polvere.
Per il trasporto di merci pericolose ci sono Eco bag omologati ONU, per stock e trasporto di materiali pericolosi, come da regolamento ADR.
Hanno una portata che va da 500 a 1500 Kg.
I Plate bag, invece, sono specifici per amianto ed eternit (tubazioni rivestite da amianto, lastre di eternit) con portata di 1000 Kg.
Leggi anche https://www.quotidianpost.it/radon-tutto-quello-che-ce-da-sapere/
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