L’allarme terrorismo rimane alto in Belgio e dopo i due falsi allarmi di ieri su due voli provenienti da Oslo e da Stoccolma in atterraggio all’aeroporto di Zaventem, la tensione non accenna a diminuire in tutto il Paese; l’aeroporto di Zaventem è già stato pesantemente insanguinato la mattina del 22 marzo scorso e per questo la paura di nuovi attacchi è molto forte.
La minaccia di una bomba sui due velivoli era stata lanciata alle forze di sicurezza da una telefonata anonima e subito sono scattate in tutto lo scalo le contromisure; molti viaggiatori sono stati allontanati dai terminal e i passeggeri dei due aerei sono stati fatti scendere insieme all’equipaggio dagli scivoli, mentre gli artificieri hanno esaminato a fondo gli aerei. Un terzo volo che doveva atterrare a Bruxelles è stato deviato su Tolosa per ragioni di sicurezza. Dopo qualche ora per fortuna l’allarme è rientrato e gli artificieri hanno comunicato di non avere trovato nessuna traccia di materiale esplosivo; i passeggeri hanno potuto recuperare i loro bagagli che erano stati trattenuti per controlli. Questo episodio si è risolto nel migliore dei modi solo con un grande spavento, ma in tutto il Belgio rimane lo stato di massima allerta dopo gli attacchi del 22 marzo; le indagini e le perquisizioni continuano a ritmo serrato e ci sono state alcune espulsioni di soggetti radicalizzati.
Il Primo Ministro belga Charles Michel ha invitato tutti i suoi compatrioti a rimanere vigili e a segnalare qualsiasi persona o situazione sospetta, ma anche a non farsi prendere dal panico e a rimanere lucidi con sangue freddo per potere affrontare al meglio le situazioni di emergenza. Intanto l’allarme terrorismo rimane al massimo e tutti i governi occidentali e non solo stanno cercando una soluzione alle crisi che attanagliano Siria, Iraq e Libia per sconfiggere definitivamente il sedicente Stato islamico e mettere anche un freno ai foreign fighters che si nascondono in mezzo alla marea umana dei rifugiati.