Ancora si muore sui barconi nei mari nell’indifferenza di tutti

Barcone-Di-Clandestini

Il leader leghista, Matteo Salvini, insorge contro il Premier Matteo Renzi e il ministro Alfano: «L’ipocrisia del premier e di Alfano crea morti. Vanno bloccate le navi davanti alla Libia». Mentre Daniela Santanchè suggerisce di affondare i barconi. Nel Centro Destra la confusione regna sovrana e nessuno ferma questo scempio politico. L’unico problema rimane come accaparrassi lo spazio televisivo o quello sui giornali.   
 

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Nei mari del mediterraneo la gente muore, comunemente detti clandestini, nella speranza di trovare quella libertà negata, affrontano un viaggio logorante e pericoloso, per poi magari finire in pasto agli squali come succede sempre.

Per ultimo, ma non per importanza, il naufragio sul Canale di Sicilia della scorsa notte con i suoi 700 dispersi, una tragedia nella tragedia per i nostri cari politici italiani, pronti a beccarsi sulla gestione poco pulita di Mare Nostrum.
Sono tutti paladini di un buonismo ripugnate per celare quella cattiva politica iniziata più di vent’anni fa con Silvio Berlusconi e i tanti voltagabbana che occupano ruoli poco adatti alle loro competenze politiche.

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Daniela Santanchè suggerisce di affondare i barconi, come se stesse giocando alla battaglia navale seduta di fronte all’avversario da battere. Salvini, nelle vesti di prete, attacca Renzi quasi in lacrime per i poveri clandestini morti che non vedranno mai più la luce.

Intanto la gente continua a morire nell’indifferenza di tutti, come l’Europa pronta a lavarsi le mani di fronte a queste stragi d’innocenti, comportandosi come Ponzio Pilato.

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