Quattro uomini accusati dello stupro di una bambina indiana di 9 anni, a Nuova Delhi. Tra di loro anche un sacerdote. I fatti, ha affermato il ministero degli Interni in un comunicato ufficiale, risalgono allo scorso 1° agosto. e ora i quattro rischiano la pena di morte se giudicati colpevoli.
La vittima apparteneva alla comunità dalit indiana, che è la più oppressa tra le caste dell’induismo. Lo ha affermato alla CNN l’alto funzionario di polizia Ingit Pratap Singh.
La bimba sarebbe stuprata ed uccisa nella parte sud-occidentale della capitale: era andata a prendere dell’acqua in un crematorio. Sarebbe stato lo stesso sacerdote accusato dello stupro a lanciare l’allarme, recandosi dalla madre. “L’ha fatta andare al crematorio e le ha detto che era morta fulminata”, ha spiegato Singh. Poi hanno convinto la donna a cremare la piccola, probabilmente per eliminare qualsiasi traccia del reato.
Ma gli abitanti del villaggio hanno chiesto giustizia per la piccola, e i sospetti sono subito ricaduti sugli uomini. “Sono seguiti giorni di proteste a Nuova Delhi quando centinaia di manifestanti si sono radunati chiedendo la responsabilità per la morte della bambina” ha aggiunto il funzionario.
Il caso sarà esposto in un tribunale distrettuale nella giornata di oggi 31 agosto.
