Bufera politica in Islanda e Francia dopo i Panama Papers

Gunnlaugsson

I primi effetti politici dei Panama Papers si stanno facendo sentire chiaramente in Francia ed in Islanda dove si sta creando una vera e propria bufera politica: il Primo Ministro islandese David Gunnlaugsson, che si vede nella foto si è dimesso perché travolto dallo scandalo, mentre gli inquirenti francesi sono al lavoro per scandagliare i conti correnti bancari della famiglia Le Pen, creatrice del partito di destra Front National.

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Migliaia di islandesi ieri sono scesi in piazza nella capitale dell’isola, Reykjavík, per chiedere le dimissioni del Primo Ministro e lo scioglimento dell’intero governo: dai documenti sembrerebbe che Gunnlaugsson e la moglie avessero creato una società di comodo offshore alle Isole Vergini britanniche nel dicembre del 2007 al solo scopo di frodare il fisco islandese e nascondere capitali per milioni.

Secondo le principali emittenti televisive islandesi i manifestanti sarebbero stati anche più numerosi di quelli che nel 2009 fecero cadere tra feroci proteste il governo dell’epoca, accusato di non avere protetto la banche ed i risparmi dei cittadini islandesi dalla crisi finanziaria mondiale del 2008.

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Anche in Francia le cose non vanno meglio: il fondatore del famoso partito di destra Jean Marie Le Pen, è accusato di avere nascosto nel paradiso fiscale delle Isole Vergini britanniche, grazie ad un giro di società di comodo offshore e conti bancari cifrati e con la complicità dell’imprenditore e faccendiere Frederic Chatillon, una vera fortuna tra titoli, lingotti e monete d’oro.

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I vertici del Front National hanno subito diramato un comunicato e convocato una conferenza stampa per ribadire la loro assoluta estraneità alla vicenda dei Panama Papers, dicendo che ogni tentativo di collegare il partito allo scandalo  panamense è considerato diffamazione.

Il vice presidente del partito Florian Philippot ha affermato che tutte le operazioni bancarie  dei responsabili del movimento politico e della famiglia  Le Pen sono state fatte sempre nel massimo rispetto della legalità e della trasparenza.