Che cosa è successo al DDL Zan? Le parole di Alessandro Zan

"Sono due anni di lavoro buttati nel cestino" dice Zan

Ai microfoni del Corriere della Sera, Alessandro Zan alla domanda su cosa sia successo al DDL, risponde che: “Con il voto segreto non si può sapere. Non lo potremo mai sapere con certezza. Ma in fondo i numeri precisi in questo caso non importano, contano poco“.

E aggiunge: “Che è evidente il quadro politico. Quello che è successo in questi mesi”.

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Poi parla delle varie alleanze: “Italia viva si è messa a flirtare con il centrodestra, con la Lega. Dopo che c’è stato il cambio ed è arrivato il governo di Draghi il partito di Renzi si è messo in testa di voler essere l’ago della bilancia del Senato. Ma forse non si sono resi conto di cosa stavano facendo. Si sono avvicinati al partito che è amico di Orbán e di Duda, il leader ungherese e quello polacco. Orbán, capito? Quello che ha votato le leggi omotransfobiche. Che ha tappato la bocca ai giornalisti. Che ha chiuso le università”, osserva Alessandro Zan.

Zan si dice amareggiato, per lui la sconfitta del DDL significano due anni di lavoro andati a monte: “Adesso due anni di lavoro sono stati buttati nel cestino. L’Italia rimane uno dei pochissimi paesi d’Europa a non avere una legge sui diritti civili. La inseguiamo da quasi trent’anni. Ma voglio essere ottimista”.

Francesca Angelica Ereddia
Francesca Angelica Ereddia
Classe 1990, Laureata in Giurisprudenza, siciliana, una passione per la scrittura, la musica e l'arte. Per aspera ad astra, dicevano. Io, nel frattempo, continuo a guardare le stelle.