Il Trattato Open Skies
Anche la Russia dopo gli Stati Uniti decide di uscire dal Trattato sui Cieli Aperti, un accordo internazionale importantissimo entrato in vigore nel 2002 e firmato da Helsinki il 24 marzo 1992. Si legge nel documento originale che firmarono allora sedici paesi membri dell’Alleanza Atlantica e ex membri del Patto di Varsavia. Open Skies ha l’obiettivo di promuovere la trasparenza sulle attività militari condotte dai paesi membri secondo il concetto dell’osservazione aerea reciproca.
Paesi membri del Trattato sui Cieli Aperti
“I 34 stati che fanno parte del Trattato sui Cieli Aperti sono: Bielorussia, Belgio, Bosnia-Erzegovina, Bulgaria, Canada, Croazia, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Georgia, Germania, Grecia, Ungheria, Islanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Paesi Bassi, Norvegia, Polonia, Portogallo, Romania, Russia, Slovacchia, Slovenia, Spagna, Svezia, Turchia, Ucraina, Regno Unito. Kirghizistan ha firmato ma non ancora ratificato. Il Canada e Ungheria sono i depositari del trattato in riconoscimento del loro speciale contributo allo sviluppo del trattato. I paesi depositari, mantengono i documenti del trattato e forniscono supporto amministrativo.” (Fonte: Wikipedia).
Obiettivi e responsabilità dei paesi firmatari
Secondo il Trattato sui Cieli Aperti (Ocse), sono consentiti un certo numero di voli non armati tra i paesi membri a scopo di ricognizioni aree per raccogliere informazioni strategiche reciproche su dispiegamenti di truppe e strutture militari anche con poco preavviso.
L’uscita di Russia e Stati Uniti
La Russia ha annunciato l’uscita dal trattato sui Cieli Aperti attraverso il suo ministero degli Esteri. Gli Stati Uniti hanno annunciato il loro ritiro mesi prima, a maggio del 2020 accusando la Russia di violazioni.
Il Ministero degli esteri russo ha spiegato che il ritiro degli Stati Uniti ha ribaltato significativamente l’equilibrio degli interessi degli stati firmatari. Mosca ha dichiarato di voler tenere in piedi il trattato nonostante l’assenza degli Stati Uniti ma è stata snobbata.
La procedura ufficiale, sei mesi di preavviso prima dell’uscita definitiva
Il ritiro dalll’Open Skies richiede sei mesi, quello di questi giorni da parte della Russia è il preavviso, il ritiro ufficiale sarà a metà anno circa. Il ritiro ufficiale degli Stati Uniti è avvenuto lo scorso novembre, a maggio c’è stato il preavviso.
“Dal momento che non sono stati compiuti progressi per eliminare gli ostacoli che impediscono il funzionamento del trattato nelle nuove condizioni, il ministero degli Esteri russo è autorizzato ad annunciare l’inizio delle procedure interne per il ritiro della Federazione Russa dal Trattato sui Cieli Aperti. Quando le procedure saranno completate, sarà inviata una notifica”, si afferma in un comunicato del ministero degli Esteri russo.