Continua lo scontro a distanza tra Stati Uniti e Cina esacerbato nelle ultime dall’invio del nono pacchetto di aiuti militari che il Pentagono ha inviato a Taipei. Una mossa questa giudicata negativamente dal ministro della difesa cinese Ten Kefei che ha aspramente criticato il comportamento di Washington ritenuto destabilizzante per la sicurezza nella regione.
In totale il pacchetto di aiuti militari ha un valore di 620 milioni di dollari e include centinaia di missili destinati agli F-16 che Taipei ha già in dotazione.
Tan Kefei di recente ha sottolineato che la Cina è “sempre pronta a combattere contro tutte le provocazioni d’indipendenza” di Taiwan e “le interferenze di forze esterne in qualsiasi momento, difendendo risolutamente la sovranità nazionale e l’integrità territoriale“. In più ha aggiunto che “gli Stati Uniti “hanno gravemente interferito negli affari interni della Cina, violato gravemente il principio della Unica Cina e i tre comunicati congiunti sino-americani e danneggiato gravemente la sovranità e gli interessi di sicurezza della Cina”.
La Cina – aggiunge Kefei – è “fortemente insoddisfatta per la vicenda” e “ha presentato dichiarazioni solenni agli Stati Uniti“, chiedendo la fine di qualsiasi “vendita di armi e dei legami militari con Taiwan“. Secondo Pechino è necessario che gli Usa “non si intromettano nella questione taiwanese e non aumentino la tensione nello Stretto di Taiwan“.