Nella città di El’ad, situata in Cisgiordania, almeno tre persone sono state uccise da forze non ancora identificate. Altre quattro sono state invece ferite. Un portavoce della polizia ha confermato che l’attentato è stato organizzato da due persone, le quali presumibilmente hanno attaccato la città a partire dal parco.
Israele, in Cisgiordania non si fermano le violenze
Il teatro in cui si è svolto l’evento, la Cisgiordania, non è un luogo qualsiasi bensì è una delle zone contese tra arabi e israeliani. Mentre El’ad, cittadina fondata circa una trentina di anni fa, è caratterizzata dalla presenza di ebrei ortodossi; questi potrebbero aver spinto gli attentatori ad agire in quel modo. Il sindaco ha consigliato ai cittadini di non uscire di casa mentre le forze israeliana indagano sul luogo dell’evento.
Nelle ultime settimane in Cisgiordania sono stati segnalati diversi omicidi, sia da parte israeliana che da parte palestinese. Il quotidiano di stato Haaretz parla di circa diciannove morti nell’ultimo mese e mezzo. Un’ondata di violenze che preoccupa non poco le autorità israeliane e palestinesi.
Giovedì il primo ministro israeliano, Naftali Bennett, ha dichiarato: “Metteremo le mani sui terroristi e sul loro ambiente favorevole, e loro ne pagheranno il prezzo”.
Il presidente palestinese, Mahmoud Abbas, ha condannato anch’egli l’attacco. L’agenzia di stampa ufficiale palestinese WAFA lo ha citato dicendo: “L’uccisione di civili palestinesi e israeliani porterà solo a un ulteriore deterioramento della situazione”.