Sale la tensione nel Mar del Giappone nelle ore in cui per la prima volta dopo dodici anni la Corea del Sud incontra in via ufficiale il Giappone. Stando a quanto riporta lo stato maggiore della difesa sudcoreano, la Corea del Nord ha lanciato un nuovo missile balistico a lungo raggio (ICBM) dalla sua costa orientale, il quale ha volato per circa 1.000 km prima di atterrare nelle acque del Mar del Giappone.
L’ipotesi di lancio è stata successivamente suffragata dall’analisi dello stato maggiore giapponese con il ministero della Difesa che ha comunicato che il missile ha volato per circa 70 minuti prima di atterrare al di fuori della Zona economia esclusiva del Giappone. Dopo il lancio, definito dal presidente Yoon Suk Yeol come una “sconsiderata provocazione“, il presidente ha riaffermato la volontà di proseguire le esercitazioni navali con gli Stati Uniti del programma Sea Dragon 23.
Si tratta del quarto lancio missilistico della settimana, il primo con un missile a lungo raggio dopo un mese circa, e arriva mentre la Corea del Sud sta attuando esercitazioni navali congiunte con la Settima Flotta degli Stati Uniti. Molto probabilmente se ne parlerà nell’incontro tra il presidente sudcoreano Yoon Suk Yeol e il premier nipponico Fumio Kishida. Secondo Pyongyang queste non sono altro che provocazioni in quanto mettono in costante pericolo la salvaguardia del Paese nordcorano. Le esercitazioni volute da Washington e Seoul sono, secondo i funzionari statunitensi, fondamentali per tenere alta la guardia sia contro Pyongyang che contro Pechino. Il riavvicinamento diplomatico tra Seoul e Tokyo inoltre potrebbe tradursi in una nuova cooperazione chiave di natura militare.