Mercoledì i servizi di sicurezza russi, l’FSB, hanno intercettato e poi arrestato un sabotatore ucraini mentre stava tentando di entrare in Crimea allo scopo di “scattare foto e video”, ha riferito il servizio stampa dei servizi russi. Il sabotatore farebbe parte del gruppo di sabotaggio e ricognizione facente capo alla direzione principale dell’intelligence del Ministero della Difesa ucraina.
L’appartenente al gruppo è stato catturato e successivamente interrogato. Diverse immagini dell’uomo sono state diffuse su Telegram: in esse si vede il membro delle forze speciali – che durante l’interrogatorio si è definito soldato semplice, ma secondo altre fonti sarebbe un colonnello – in ginocchio e con le mani legate.
Costui dovrebbe far parte delle forze speciali Stuhna e Bratstvo delle unità dell’intelligence ucraina (Gru), operative in Crimea dalla giornata di ieri, come ha confermato in un post su Telegram lo stesso Gur. Il gruppo ha scritto che “le forze speciali del commando Gur sono sbarcate nella Crimea occupata e hanno inflitto una sconfitta agli invasori”. Le Monde descrive questi battaglioni diretti dall’intelligence di Kiev come “un gruppo di volontari delle forze speciali”, composti perlopiù “da veterani della guerra del Donbass e da nuove riserve”.
In riferimento all’evento, Ria Novosti ha riportato che il gruppo in questione ha tentato di sbarcare nella Penisola tramite imbarcazioni militari ad alta velocità. E non è la prima volta che la Russia fa i conti con una situazione del genere, specialmente nell’ultimo mese: l’aviazione russa quasi giornalmente ha a che fare con i tentativi di sabotaggio da parte delle forze ucraine.
Il Ministero della difesa russo ha fatto sapere inoltre di aver intercettato tramite la propria aviazione un tentativo di sbarco da parte di tre imbarcazioni delle forze armate ucraine mentre tentavano di raggiungere Capo Tarkhankut, località della Crimea occidentale già presa di mira lo scorso 4 settembre da quattro imbarcazioni di fabbricazione statunitense del modello Willard Sea Force. Tutte le imbarcazioni all’indomani del loro avvicinamento verso la Crimea furono distrutte dall’aviazioni navale della Flotta russa del Mar Nero.











