Nuovo devastante terremoto in centro Italia

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Ieri sera per gli abitanti dell’Italia centrale è tornato l’incubo del terremoto: una prima scossa di magnitudo 5.4 verso le 19:11 e un’altra violenta scossa di magnitudo 5.9 verso le 21:18 hanno fatto scappare in strada gli abitanti di tutte le Regioni centrali e si sono registrate scene di panico e tanta paura.

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Al buio sotto una pioggia torrenziale il terremoto ha continuato a farsi sentire per un bel po’ e la gente esasperata pregava e piangeva per un evento tanto devastante quanto imprevedibile che, a due mesi esatti dal sisma che ha colpito Amatrice e le zone limitrofe in agosto, è tornato ed ha riportato il suo carico di crolli, devastazione e tanto panico in popolazioni che ancora non si erano riprese del tutto dopo le scosse di questa estate.

La Regione più colpita da questa ennesima calamità che si è abbattuta sull’Italia centrale è quella delle Marche: l’epicentro del sisma è stato localizzato in provincia di Macerata, in un piccolo paesino di poche anime chiamato Castel Sant’Angelo sul Nera, che è il luogo che ha subito i danni maggiori. Gli abitanti raccontano di un forte boato che ha preceduto le devastanti scosse che hanno cambiato per sempre il volto del piccolo centro abitato: la luce elettrica è saltata e tutti sono corsi fuori dalle abitazioni prendendo solo lo stretto necessario e sono rimasti al buio pesto, al freddo e sotto una pioggia torrenziale ad aspettare che la terra finisse di tremare.

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Ci sono stati parecchi crolli, soprattutto nei centri storici, e ancora ci sono intere piccole frazioni isolate a causa delle strade diventate inagibili: i Vigili del Fuoco cercano con i loro mezzi di aiutare le persone che ancora non hanno ricevuto i primi soccorsi e di ripristinare almeno le strade principali per potere raggiungere i centri e le frazioni più isolati.

Secondo l’Istituto nazionale di fisica e vulcanologia le repliche delle scosse principali sono state circa 200 e potrebbe essersi aperta una nuove faglia altamente instabile: la probabilità di nuove scosse è molto alta e ancora non si possono contare i danni nelle zone più vicine all’epicentro.

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Il terremoto è stato avvertito chiaramente anche a Roma, a Firenze, a Napoli, a Bologna e fino a Bolzano e questo dimostra che il nostro è un Paese altamente sismico che necessita urgentemente di una mappa aggiornata del rischio sismico e di ingenti investimenti per la messa in sicurezza di edifici pubblici e privati e infrastrutture.