Dichiarati fuorilegge i dissidenti egiziani: 683 condanne a morte

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Sono stati dichiarati fuorilegge tutti i dissidenti egiziani. Si stringe così la morsa attorno al Movimento 6 Aprile, ad opera degli Affari Interni, che organizzò la rivolta contro l’ex presidente Hosni Mubarak nel 2011.

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Assieme a loro è scattata la condanna a morte per 683 islamisti, tra cui il leader dei Fratelli Musulmani Mohamed Badie.

Il movimento è stato accusato dei più svariati capi d’imputazione: dall’organizzazione della rivolta, alla partecipazione ad atti che hanno danneggiato l’immagine dello Stato egiziano, da disordini pubblici all’incitamento alla violenza. Cosa più importante di tutte, l’aver violato la legge egiziana sulle dimostrazioni. Il tribunale degli Affari Urgenti ha chiesto l’immediata chiusura degli uffici del Movimento.

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In seguito alla sentenza il tribunale è stato subito preso d’assalto non solo dalle famiglie degli imputati ma anche da altri dimostranti in gesto di solidarietà.

Mokhtar Nou, membro del Consiglio Nazionale Egiziani per i diritti umani, ha dichiarato che la condanna a morte di 683 persone potrà solo far crescere rabbia e tensione in tutto l’Egitto, e porterà inevitabilmente a conflitti molto più disastrosi.

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